Come abbiamo già detto precedentemente la quaglia è l'unico galliforme presente sul territorio italiano che ha caratteristiche migratorie. Limitati i periodi di caccia che vanno dalla seconda metà di settembre fino a fine ottobre, questo volatile riesce a regalarci delle giornate splendide, specialmente se per tale caccia usiamo i nostri fidati ausiliari che oltre a farci divertire in tale periodo fanno anche una buona scuola per il successivo arrivo della regina. Non serve individuare individuare per la quaglia un fucile specifico che sia utilizzabile solo per essa, ma è possibile suggerire alcuni tipi di armi più adatte di altre.
Millimetri
|
Pollici
| |
Bossolo da
|
65 mm
|
2'' ½
|
Bossolo da
|
70 mm
|
2'' ¾
|
Bossolo da
|
76 mm
|
3''
|
Bossolo da
|
89 mm
|
3'' ½
|
N. ITALIA | Diametro | Peso u. | nr.X gr. | N.Usa | Peso u. | nr.Xgr. | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
14
|
1,1mm
|
0,00777
|
128,70
|
---
|
---
|
---
|
|
13
|
1,3mm
|
0,01283
|
77,94
|
12
|
1,27mm
|
0,01196
|
|
12
|
1,5mm
|
0,01971
|
50,73
|
11
|
1,52mm
|
0,02051
|
|
11
|
1,7mm
|
0,02869
|
34,85
|
10
|
1,78mm
|
0,03293
|
|
10
|
1,9mm
|
0,04216
|
23,71
|
---
|
---
|
---
|
|
9½
|
2,0mm
|
0,04672
|
21,40
|
9
|
2,03mm
|
0,04885
|
|
9
|
2,1mm
|
0,05408
|
18,49
|
---
|
---
|
---
|
|
8½
|
2,2mm
|
0,06218
|
16,08
|
---
|
---
|
---
|
|
8
|
2,3mm
|
0,07106
|
14,07
|
8
|
2,29mm
|
0,07013
|
|
7½
|
2,4mm
|
0,07846
|
12,74
|
7½
|
2,41mm
|
0,08175
|
|
7
|
2,5mm
|
0,09125
|
10,95
|
7
|
2,54mm
|
0,09570
|
|
6
|
2,7mm
|
0,1149
|
8,70
|
6
|
2,79mm
|
0,1268
|
|
5
|
2,9mm
|
0,01424
|
7,02
|
---
|
---
|
---
|
|
4
|
3,1mm
|
0,01739
|
5,75
|
5
|
3,05mm
|
0,01657
|
|
3
|
3,3mm
|
0,2098
|
4,76
|
4
|
3,30mm
|
0,2098
|
|
2
|
3,5mm
|
0,2504
|
3,99
|
3
|
3,56mm
|
0,2635
|
|
1
|
3,7mm
|
0,2958
|
3,38
|
---
|
---
|
---
|
|
0
|
3,9mm
|
0,3464
|
2,88
|
2
|
3,81mm
|
0,3306
|
|
2/0
|
4,1mm
|
0,4025
|
2,48
|
1
|
4,08mm
|
0,3966
|
|
3/0
|
4,3mm
|
0,4643
|
2,15
|
B
|
4,33mm
|
0,4741
|
|
4/0
|
4,5mm
|
0,5322
|
1,87
|
BB
|
4,57mm
|
0,5574
|
|
5/0
|
5,0mm
|
0,7300
|
1,36
|
BBB
|
4,82
|
0,6540
|
|
---
|
---
|
---
|
----
|
A
|
5,07
|
0,7611
|
|
6/0
|
5,6mm
|
1,025
|
0,97
|
F
|
5,59
|
1,0201
|
|
7/0
|
6,2mm
|
1,391
|
0,71
|
4Buck
|
6,10
|
1,3256
|
|
8/0
|
6,8mm
|
1,836
|
0,54
|
3Buck
|
6,35
|
1,4954
|
|
9/0
|
7,4mm
|
2,366
|
0,42
|
1Buck
|
7,62
|
2,5840
|
|
10/0
|
8,0mm
|
2,990
|
0,33
|
0Buck
|
8,13mm
|
3,1384
|
|
11/0
|
8,6mm
|
3,714
|
0,26
|
00
|
8,38mm
|
3,4369
|
|
---
|
---
|
---
|
---
|
000
|
9,14mm
|
4,4594
|
Once | Grammi |
---|---|
½ | 14,175 |
¾ | 21,262 |
⅞ | 24,806 |
1 | 28,349 |
1 e ⅛ | 31,893 |
1 e¼ | 35,436 |
1 e ⅜ | 38,940 |
1 e½ | 42,524 |
1 e ⅝ | 46,067 |
1 e ⅞ | 53,155 |
2 | 56,699 |
2 e ¼ | 63,786 |
Una delle cartucce che fa da cavallo di battaglia alla Baschieri & Pellagri molto apprezzata dai cacciatori per la su versatilità e resa perfetta.
Una munizione sempre costante ed ideale per tiri sulla media - lunga distanza con rosate ben distribuite e dense.
La cartuccia si presenta anche molto bene con il classico bossolo della B&P di tipo Gordon di colore bordò con stampe dorate con in rilievo la scritta F2 Classica e il logo del produttore
Tutti i componenti che compongono la cartuccia sono di buona fattura come sempre per la B&P ed è facile da trovare in tutti gli armieri del nostro paese.
Al momento della ricarica il prezzo dei bossoli incide parecchio sul costo finale delle cartucce ottenute con il caricamento fai da te, perciò il riutilizzo dei bossoli sparati è una pratica molto utilizzata.
La reperibilità di bossoli sparati è alta! Possiamo utilizzare i bossoli raccolti a fine battuta senza gettarli via oppure recuperarli gratuitamente presso gli stand di tiro col permesso del gestore.
Per riutilizzare i bossoli sparati questi vanno ricalibrati per colmare eventuali deformazioni del fondello e dotati di un nuovo innesco.
Per far ciò possiamo usare un calibratore ed un incapsulatore. Più semplicemente si può utilizzare una leva-metti capsule (vedi foto seguente) che con pochi colpi di leva toglie l'innesco, calibra il bossolo ed introduce il nuovo innesco.
Grazie all'ausilio di questo strumento, detto anche calibratore a campana, si possono recuperare facilmente e velocemente i bossoli sparati avendo una buona garanzia sul risultato finale.
Un bossolo sparato di cartone può essere ricaricato una o due volte, mentre un bossolo di plastica anche tre o quattro volte senza eccedere visto che tutti i bossoli al momento dello sparo subiscono deformazioni e sfibramento del materiale sino a diventare inutilizzabili.
Un bossolo ricaricato può fornire prestazioni inferiori alla cartuccia a causa di piccole crepe presenti nel tubo che favoriscono la fuoriuscita dei gas, in più nei casi di abuso del numero di ricaricamenti, il tubo ed il fondello essendo più soggetti al dilatamento possono bloccarsi nella camera di scoppio.
I bossoli sparati, quindi, devono essere accuratamente esaminati scartando quelli da fondello troppo deformato o dal tubo inclinato o strappato.
I bossoli selezionati vanno ripuliti dai depositi di sporcizia al loro interno con uno spazzolino di rame o in setola e poi ricalibrati e forniti di nuovo innesco col leva metti capsule.
Quando viene inserita la capsula si deve far attenzione a dare la giusta forza per far in modo che l'innesco risulti saldamente posizionato senza gioco. Eventuale gioco porta allo scarto del bossolo stesso o se si è in possesso utilizzare inneschi dal diametro maggiorato.
L'orlo del bossolo sparato non avrà la resistenza di un bossolo nuovo e va rafforzato.
Se stiamo ricaricando bossoli in cartone questi vanno rigenerati mediante un bagno in paraffina fusa, o resine sintetiche, al fine di riempire eventuali crepe presenti facendo cura, una volta raffreddati di rimuovere il materiale in eccesso con una piccola lama.
Se, invece, stiamo ricaricando bossoli in plastica l'orlo va rigenerato spianando il bordino con un apposito mandrino di forma conica in base al calibro del bossolo munito possibilmente di una piccola resistenza elettrica per riscaldare ed ammorbidire la plastica del bossolo. In alternativa più semplicemente al momento della nuova chiusura vanno riprese le pieghe precedentemente usate rischiando però di non avere una chiusura stellare perfetta che avrà una resistenza minore rispetto alla chiusura stellare di un bossolo nuovo abbassando quindi le pressioni ed il rendimento della cartuccia.
Se il bossolo precedentemente utilizzato aveva la chiusura tonda la parte superiore va tagliata tramite un taglierino, ma questo riduce l'altezza complessiva della cartuccia finita. Se, ad esempio, stiamo riutilizzando un bossolo di 70mm il bossolo va tagliato in maniera tale da ottenere un bossolo di 67-65mm. Riutilizzare bossoli da 67 o 65mm abbassa ancora di più il bossolo finale andando ad ottenere un'altezza molto ad di sotto della camera di scoppio con notevoli dispersioni dei gas di fuga ed abbassamenti notevoli delle prestazioni.
Riutilizzare i bossoli comporta una riduzione dei costi, ma le prestazioni della cartuccia finale, a meno di un'accurata e certosina rigenerazione, non saranno mai all'altezza di un bossolo nuovo. Per questo è meglio precludere l'uso di bossoli ricaricati solamente per il confezionamento di munizioni per la migratoria piccola o media (32-34g per il calibro 12) e da evitare anche nelle cartucce leggere o da tiro dove il ridotto intasamento provocato dalla carica leggera non è colmato da un'adeguata chiusura.
Tu sei solito ricaricare i bossoli sparati? Che accorgimenti usi?
La Starna appartiene alla famiglia dei Fasianidi ed è diffusa in tutta la zona dell'Eurasia e agli inizi del '900 anche in Canada e Nord America introdotta dall'uomo per scopi venatori.
La Starna ha una lunghezza tra 29 e 33 cm con l’apertura alare è di circa 45–48 cm per un peso medio di poco superiore a 400 gr.
Il dimorfismo sessuale nella Starna è relativo soprattutto ad alcune caratteristiche della livrea. Il maschio infatti ha una macchia bruno scura sul petto a forma di ferro di cavallo comune anche al 50% delle femmine anche se in quest’ultime la macchia è più chiara e solitamente incompleta.
Gli Habitat ideali per la Starna sono le steppe dove trova semi, gemme, frutti, bacche e cereali. Molto importanti gli insetti nell'alimentazione dei piccoli.
Il verso della Starna...
Nel nostro paese la Starna sta subendo un decremento della popolazione a causa dell'aumento delle zone agricole intensive monocoltura di pianura e l'abbandono dei terreni collinari e montani.
La caccia si svolge con l'ausilio del carne che scova la preda fra gli arbusti. La Starna è un animale molto diffidente e difficilmente si fa avvicinare rendendo i tiri molto impegnativi e spesso sulle lunghe distanze..
La Quaglia appartiene alla famiglia dei Phasianidae ed è diffusa in tutta Europa, nell'Asia ed in Africa settentrionale.
La Quaglia ha una lunghezza di circa 18 cm per un peso di 100g con un piccolo corpo tondo e coda estremamente corta.
La Quaglia comune è bruna con striature trasversali e longitudinali giallo-ruggine sulle parti superiori, più scura sul capo e sul dorso, ed ha la gola bruno-ruggine. Frequenta pianure fertili e ricche di cereali come i campi di frumento e segale.
La Quaglia canta spesso ed il suo verso è inconfondibile...
La caccia alla Quaglia si svolge con l'ausilio del cane che scova l'animale che dotato di buon udita e buona vista al sopraggiungere del pericolo tende a bloccarsi ed a rimanere immobile ben mimetizzata. La Quaglia è un corridore e vola solamente durante le migrazioni o quando si sente in pericolo.
La Pernice Rossa appartiene alla famiglia dei Phasianidae, è molto simile alla Starna ed è presente in Europa occidentale e Nord Africa occidentale. In molti stati è stata introdotta dall'uomo.
La Pernice Rossa è lunga una trentina di centimetri, per circa 500g di peso. Ha un collarino nero intorno alla gola bianca, le zampe sono di colore rosso, non c'è uno spiccato dimorfismo sessuale.
La Pernice Rossa vola raramente e spicca il volo solo se si sente in pericolo. Il più delle volte corre a lungo. Preferisce spazi aperti a basse quote con abbondanza di macchia mediterranea e nei limiti dei boschi cedui.
Il richiamo e il canto, un rauco "kroo rr kkkk", sono inconfondibili; la Pernice può essere udita in canto soprattutto nei mesi di aprile, maggio e giugno durante le prime ore di luce.
La caccia alla Pernice si pratica con l'ausilio del cane che scova l'animale dai suoi nascondigli.
Pratichi la caccia alla Pernice? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?
La Pernice bianca appartiene alla famiglia delle Phasianidae caratterizzata da un vistoso dimorfismo sessuale e stagionale che si manifesta in diverse colorazioni del piumaggio sino ad aver l'intero piumaggio bianco ad eccezione delle penne esterne della coda di color nere durante l'inverno.
La Pernice Bianca vive in alta quota, dai duemila metri ai quattromila metri sul livello del mare.
Rispetto alla Pernice Rossa, la Pernice Bianca si distingue, oltre che per i colori del piumaggio dalle dimensioni più ridotte e dal ciuffo più delicato.
Sulle Alpi la Pernice bianca tende a evitare le zone troppo aperte, preferendo habitat piuttosto compositi, con arbusti nani e rocce. Si nutre di foglie, frutti, germogli e durante la crescita anche di ragni.
Il richiamo e il canto, un rauco "kroo rr kkkk", sono inconfondibili; la Pernice bianca può essere udita in canto soprattutto nei mesi di aprile, maggio e giugno durante le prime ore di luce.
La caccia alla Pernice Bianca si svolge con l'ausilio del cane, ma la riduzione degli habitat, il turismo ad alta quota e l'aumento delle zone dedicate al pascolo di ovini e bovini stanno pian piano riducendo la popolazione di questi stupendi animali...
Pratichi la caccia alla Pernice Bianca? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?
Il Muflone appartiene alla famiglia dei Bovidi ed è diffuso nelle isole del mediterraneo ed in Europa centrale nonché sulle Alpi e lungo l'Appenino.
Il Muflone ha una lunghezza di 130 cm per un'altezza di circa 75 cm per un peso di 40Kg dei maschi adulti.
Il pelo è ispido e di colore fulvo d'estate e bruno scuro d'inverno, con tonalità grigiastre e nerastre su spalle e collo; il muso, la parte interna delle orecchie, un cerchio perioculare, il ventre, il posteriore e la parte distale delle zampe sono bianchi. Nei maschi spesso è presente una "sella" bianca sul dorso, assente nelle femmine, che sono di colore marroncino.
Caratteristica unica dei maschi è la presenza sul cranio di due grosse corna fisse su una base d'osso, che hanno crescita continua con tendenza alla spiralizzazione in senso laterale (più sono a spirale più l'animale è anziano).
Il Muflone è un animale gregario e vive, infatti, in branchi guidati da una vecchia femmina nutrendosi di fogliame, frutti e ghiande nelle zone boschive o altrimenti di graminacee e legumi.
La caccia al Muflone si svolge in appostamento o vagante mediante l'ausilio di carabine a palla unica. Le spettacolari corna sono un trofeo molto ambito.
Pratichi la caccia al Muflone? Che cartucce usi?
Il Moriglione appartiene alla famiglia delle Anatidi ed è diffuso in Nord d'America, Europa, Nord d'Africa ed in piccole quantità anche in Italia dove è per lo più snervante
Il Moriglione ha una lunghezza massima di quasi 50 cm con un'apertura alare di 80 cm per un peso che può arrivare ai 1300 grammi.
Il maschio del Moriglione è caratterizzato dal colore rosso della testa e dagli occhi rosso rubino mentre le femmine ed i giovani maschi hanno la testa e gli occhi marroni con gli occhi. Il dorso è grigio nel maschio e grigio tendente al marrone nella femmina mentre il ventre è grigio chiaro nel maschio e marrone nella femmina.
Il Moriglione frequenta grandi spazi aperti e specchi d'acqua dolce con poca vegetazione dove si ciba di piante e piccole animali. Il Moriglione è molto gregario e tende a formare grandi gruppi tendendo a stare vicino anche ad altre anatre tuffatrici come Morette e Folaghe.
Il Moriglione si caccia per lo più d'appostamento con l'accortezza di utilizzare cartucce no toxic nelle apposite aree paludose.
La Moretta fa parte della famiglia degli Anatidi e appartiene alla classe delle cosìdette "anatre tuffatrici" ovvero quelle anatre che si immergono sott'acqua alla ricerca del nutrimento.
La Moretta ha una lunghezza di circa 45 cm con un'apertura alare di circa 70 cm con un peso massimo di quasi 1 kg.
Il maschio adulto di Moretta è tutto nero ad eccezione dei fianchi bianchi e del becco grigio-azzurro. Ha un ciuffo ben visibile sulla testa, cosa che ha dato a questa specie il nome inglese di Tufted Duck, anatra dal ciuffo.
La femmina adulta è bruna con i fianchi più pallidi e si confonde più facilmente con altre anatre tuffatrici
Il verso della moretta...
La Moretta frequenta i nostri stagni, le paludi e le coste del nostro paese nel periodo invernale cibandosi di molluschi, insetti acquatici e alcune piante che predano immergendosi sott'acqua.
La Moretta si caccia sia d'appostamento che in caccia vagante con l'accortezza di utilizzare cartucce no toxic nelle apposite aree paludose.
La Minilepre appartiene alla famiglia dei Leporidi ed è fra le specie più diffuse di coniglio selvatico nel nord America. Di recente questo selvatico è stato inserito per scopi venatori in Francia ed Italia dove ha preso il suo nome Minilepre.
Come suggerisce il nome, la Minilepre è letteralmente una lepre in miniatura dai colori rosso-bruno o grigio-bruno brizzolato, con grandi piedi posteriori, lunghe orecchie ed un breve batuffolo di coda bianca con un pesò di circa 1500 - 1800 grammi.
La Minilepre vive in una grande varietà di ambienti riuscendo molto bene ad integrarsi bene con la fauna circostante grazie alla sua vita per lo più solitaria e raramente in piccoli gruppi a differenza dei conigli selvatici che tendono a realizzare vere e proprie colonie di individui.
La Minilepre si ciba di erba e trifogli, di cortecce, germogli e ramoscelli ed i suoi predatori più temibili sono Falchi, Gufi e Volpi.
La caccia alla Minilepre si svolge con l'ausilio dei cani che scovano l'animale rifugiato nel fitto del sottobosco o nei cespugli dei campi.
Pratichi la caccia alla mini lepre? Se si che cartucce usi?
Il Tordo appartiene alla famiglia dei Turdidi svernante nel nostro paese da Ottobre sino a Marzo soprattutto nelle regioni del sud ed è presente in tutta Europa e nel Nord Africa.
Il Tordo Bottaccio raggiunge i 22 cm di lunghezza ed i 75 grammi di peso. La coda ed il dorso sono di colore marrone chiaro, fianchi e petto di colore chiaro, quasi bianco, con i classici puntini neri dei tordi.
Il Tordo vive nelle zone collinari e di montagna dove frequenta la macchia mediterranea o gli uliveti alla ricerca di bacche, olive e piccoli vermetti.
Il tordo bottaccio emette un verso secco e metallico (chiamato zizzo) unico nel suo genere, mentre il suo canto è particolarmente melodioso...
Il Tordo Bottaccio è fra le prede più cacciate nel nostro paese dove si usa andare al così detto "spollo" dove l'animale ancor prima dell'alba si mette in movimento per le zone di pastura sfidando il cacciatore a stoccate rapidissime e spesso ravvicinate.
Pratichi la caccia al Tordo? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?Il Tordo Sassello arriva in Italia al termine della migrazione del Tordo Bottaccio, ovvero per fine Ottobre e si muove in stormi anche di grandi dimensioni. La sua presenza sul nostro paese dipende dalle condizioni climatiche. La caccia si effettua per lo più d'appostamento o da capanno utilizzando richiami vivi o non.
Pratichi la caccia al Tordo? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?
La Tortora comune detta anche selvatica o dal collare africana appartiene alla famiglia dei Columbidi e nidifica nel nostro paese da Marzo a Settembre per poi migrare verso le zone più calde dell' Africa.
La Tortora è lunca circa 28 cm di lunghezza per un peso di 140 grammi.
La Tortora è caratterizzata da striature bianche e nere sul collo che la rendono abbastanza distinguibile rispetto a specie simili; ha petto rosato, e ventre bianchiccio, le ali ed il groppone sono di colore rossiccio, con squame marroni. In volo è possibile distinguere il bianco della punta della coda.
La Tortora è presente praticamente ovunque ci sia un po' di verde ed in particolare vicino a campi e frutteti dove trova cereali, semi, frutti e germogli cibandosi di tanto in tanto anche di piccoli molluschi.
Il verso della Tortora è un lamento continuo di una serie di tryuu tryuu...
La caccia alla Tortora si effettua d'appostamento approfittando delle sue zone di pastura preferite come campi (in particolare di girasole) o zone verdi sulla costa. Il volo imprevedibile e rapido della Tortora rappresenta spesso una bella sfida per il cacciatore.
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