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Lunedì, 23 Aprile 2018 22:00

Colombaccio Arrosto alla Folignese

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Colombaccio Folignese Arrosto Tempo fa ho visto una puntata di Unti e Bisunti dove lo Chef Rubio ci ha portato in Umbria, a Foligno, per mostrarci una pietanza tipica della zona, il Piccione arrosto farcito con frattaglie e salsiccia di maiale. Il piccione viene cotto in padella e letteralmente annegato con del vino bianco insaporendosi ed ammorbidendosi diventando buonissimo.

Dalle mie parti è ormai rarissimo trovare chi alleva i colombi per carne e così ho pensato di riproporre la ricetta per il "cugino" Colombaccio.

All'inizio ero un po' scettico, a differenza del piccione non è facile trovare Colombacci molto grassi o teneri. Tuttavia, stando attendo a selezione i più giovani, devo dire che alla fine non posso pentirmi e sono stato molto soddisfatto del risultato finale sorprendendo anche gli amici.

Cucinare il Colombaccio non è mai semplice, ma vediamo assieme come preparare il Colombaccio Arrosto in stile folignese.

L'annotazione deve avvenire dopo l'identificazione esatta del capo abbatuto

Tesserino venatorio Regione ToscanaLa normativa che prevede di segnare i capi abbattutti sul tesserino subito dopo l'abbattimento ha creato non poche polemiche e controlli troppo rigidi. In particolare il centro delle discussioni è comprendere cosa significhi segnare il tesserino subito dopo l'abbattimento.
La Regione Toscana ha deciso di mettere chiarezza sulla questione approvando la mozione del PD (a firmare Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Marco Niccolai, Enrico Sostegni, Andrea Pieroni, Stefano Scaramelli, Nicola Ciolini), con la quale si sancisce che, l'annotazione obbligatoria sul tesserino venatorio, debba avvenire soltanto successivamente all'accertamento del capo abbattuto.

Il cacciatore potrà, quindi, provvedere al recupero e all'identificazione esatta, del capo abbattuto e successivamente annotarlo.

In più di 100mila in strada contro gli insulti gratuiti sul Web

Manifestazione Spagna Contro odio sui social networkMigliaia di cacciatori da tutta la Spagna sono scesi nelle strade questa domenica per chiedere la caccia come uno stile di vita, esigere il rispetto per tutti coloro che praticano questa attività, esigere che insulti e aggressioni cessino e siano attivate immediatamente misure per punire i crimini di odio nei social network.
Convocati dalla Royal Spanish Hunting Federation (RFEC) e da tutte le federazioni regionali, in più di centomila hanno risposto all'appello e simultaneamente a mezzogiorno si sono riversati nelle piazze e nelle strade di ben 40 città, Madrid, Barcellona, Siviglia, Santiago de Compostela, Merida e tante altre si sono animati nel segno di "Si alla caccia, il nostro modo di vivere".
Le manifestazioni voglio porre fine all'impunità degli "insulti", "aggressioni" e "attacchi" provenienti da organizzazioni ambientaliste e animalisti che sfruttano la rete per infangare ed offendere i cacciatori.
Sabato, 14 Aprile 2018 22:01

Proposta di legge Carretta sulla riforma della caccia

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Adeguare la legge alle attuali esigenze economiche/ambientali

Maria Cristina Caretta Legge CacciaL'onorevole Maria Cristina Caretta (Fratelli d'Italia), cacciatrice e presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti - Confavi, ha reso noto, tramite la sua pagina Facebook, della proposta di legge n. 461 del 4 aprile 2018 presentato alla Camera dei Deputati, dalla stessa onorevole, sulle modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio".

La proposta è un chiaro segnale agli elettori di Fratelli d'Italia che hanno confidato nel partito anche per ottenere giustizia venatoria dopo anni e anni di soprusi. La proposta vuole anche modificare la norma alle attuali necessità del mondo venatorio e rurale. Una legge sulla caccia non può restare ferma a 26 anni e deve adeguarsi all'attuale contesto. Il buon senso prende piede ed alcune ambiguità e limitazioni assurde vengono riviste nella proposta.

Domenica, 08 Aprile 2018 04:56

Primavera, è tempo di asparagi!

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Asparagi mazzetto Come tutti gli anni, una volta chiusa la caccia mi diletto nella raccolta di asparagi e poi successivamente dei funghi.
Certo che non è la stessa cosa, ma il camminare nei boschi fortifica il legame con la natura, ed alimenta la nostra fantasia nell’attendere la preapertura.

A seconda delle stagioni gli asparagi si posso trovare anche nel mese di Febbraio.
Prima di andare a raccogliere gli asparagi è necessario informarsi sulle varie normative regionali. Nella maggior parte dei casi non c'è nulla da pagare, generalmente l'eventuale tesserino nominativo, giornaliero, settimanale o stagionale è per i fuori regione. Una breve ricerca sui siti istituzionali dovrebbe toglierci ogni dubbio. Ad esempio, nel mio caso, per i residenti della regione Lazio non è previsto alcun tesserino. A regolamentare la raccolta degli asparagi nel lazio vige la normativa num 32 del 5 agosto 1998.
Quest'ultima dispone il limito massimo giornaliero, a persona, di 1kg di asparagi.

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