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Martedì, 27 Ottobre 2015 00:00

Il Piombo è davvero il male assoluto?

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Sono ormai anni che si parla dei possibili impatti ambientali che il piombo avrebbe rispetto ad altri materiali. Tuttavia ancora non si è giunti ad una decisione ufficiale sulla situazione. In Norvegia addirittura dopo dieci anni di embarghi e divieti vari sull'uso del piombo nella caccia sta facendo marcia indietro dati i scarsi risultati ottenuti nell'uso di altri materiali ( a volte più pericolosi e dannosi).
In Italia già in molte zone è presente il divieto dell'uso del piombo, ma nessun risultato scientifico è riuscito a produrre prove tangibili che, al di fuori delle zone acquitrinose, tali limitazioni siano corrette.

In occasione del simposio internazionale "L'uso sostenibile delle munizioni in piombo nella caccia e negli sport del tiro: fatti ed emozioni" organizzato qualche giorno fa da Afems e Wfsa a Bruxelles i massimi esperti mondiali si sono incontrati per discutere, in termini scientifici, sull'uso del piombo. «Il piombo può essere controverso, ma correttamente utilizzato non è un problema. E occorre uscire dall'aspetto emozionale per valutare serenamente», ha detto a titolo d’introduzione Torbjorn Lindskog, presidente di Afems (Association of european manufacturers of sporting ammunition). Ad ascoltarlo c’era Natalie Pauwels, del direttorato generale dell’ambiente della commissione Ue che ha fatto il quadro sulle priorità ambientali della Ue a breve e lungo periodo e sugli obiettivi che riguardano da un lato la protezione del capitale naturale e, dall’altro, la salvaguardia delle presone dagli agenti tossici. Questo con approccio precauzionale per raccogliere le conoscenze disponibili separando fatti da emozioni.
Lepre Conetta (VE) - Gli ospiti dell’ex base militare vanno nelle campagne, in mezzo alle trebbiatrici, per catturare tutto quello che gli capita, lepri comprese, e la locale sezione di caccia scrive al Prefetto: «Quella è una zona destinata al ripopolamento»
Sembra assurdo, ma questa è l’ultimo sviluppo della complicata convivenza, a Conetta, tra i migranti ospitati e i residenti della zona, nel caso specifico agricoltori e cacciatori che ormai per prassi osservano i migranti che si aggirano indisturbati nelle campagne

«Qualche giorno fa, al momento della trebbiatura» racconta Mauro Polo, agricoltore della zona, «alcuni dei profughi si sono radunati attorno alla trebbiatrice. Avevano dei tubi di gomma, forse cavi elettrici dismessi della vecchia base militare e li battevano a terra, a turno, per far scappare le lepri, già spaventate dalla macchina agricola, nella direzione voluta».
Martedì, 27 Ottobre 2015 00:00

Cancro e carni lavorate, la selvaggina come rimedio

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Selvaggina FagianiIn questi giorni come una bomba ad orologeria la notizia che le carni lavorate siano cancerogene al pari di fumo, amianto ed altre pericolosissime sostanze sta risuonando ovunque tra i social network ed i maggiori siti d'informazione. A lanciare l'allarme l'Iarc, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, e parte dell'organizzazione mondiale della sanità sulla base di oltre 800 studi svolti negli ultimi anni per stabilire i legami tra una dieta ricca di proteine animali e i tumori.

Consumare carni che hanno subito processi di lavorazione atti a migliorarne il sapore o la qualità attraverso l'uso di sostanze chimiche o derivanti da allevamenti intensivi dove ormoni, antibiotici o alimentazione con mangimi ricchi di diserbanti, non sono certo una novità aumenterebbe e di molto le probabilità di cancro all'intestino, al pancreas e/o alla prostata.
Carabinieri mentre requisiscono le gabbie con i volatili Napoli, 23 ottobre 2015 -Durante l'Operazione contro i maltrattamenti agli animali da parte dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Poggioreale, in collaborazione in collaborazione con le guardie zoofile dell'ente mediterraneo protezione animali è stato denunciato un uomo di 54 anni.

Gli agenti hanno trovato ben 133 volatili appartenenti a specie protetta tenuti in cattività. Tra essi molti cardellini catturati illegalmente e tenuti in gabbie metalliche all'interno di un box auto, con scarsa luce e aria.

I volatili erano ammassati in pochi metri quadrati e a vivere in gabbie sovraffollate. Il rinvenimento ha portato alla denuncia in stato di libertà del proprietario 54enne del box la cui identità è ignota. Adesso rischia pesanti sanzioni e l’arresto da due a otto mesi I volatili sono stati subito dopo liberati dopo il lungo periodo in cattività.
SIDERNO (REGGIO CALABRIA) - Andavano a caccia vicino a una scuola. Per questo motivo sono state denunciate due persone a Siderno, nel Reggino, entrambe del luogo e rispettivamente di 28 e 32 anni. I due sono stati notati da alcune insegnanti della scuola elementare "Secondo circolo Pascoli" già allarmate dal fatto di aver notato alcuni pallini nel cortile dell'istituto. Le due persone, denunciate poi dai carabinieri di Siderno e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Locri, erano impegnate in una battuta di caccia in un bosco poco distante.

Dovranno ora rispondere di accensione ed esplosioni pericolose nonché violazione di domicilio.

I militari hanno inoltre provveduto a sequestrare due armi lunghe e alcune munizioni di vario calibro, tutto detenuto regolarmente. Successivamente, si è provveduto al ritiro cautelativo di altri due fucili con il relativo munizionamento, che erano legalmente detenuti dai due presso le proprie abitazioni.

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