Una cartuccia studiata ed assemblata per una preda fulminea e ricercata come la Tortora. Non potevamo non provarla in preapertura e valutarla. Ottimi tiri, soprattutto a prima mattina. Un po' peggio a tarda mattinata, ma a tiro si è sempre ben comportata.
Ideale, quindi, come prima canna a Tortore, Gazze, Ghiandaie e perchè no per Colombacci sulla media distanza. Utilizzabile anche come ultimo colpo a Tordi.
Come spesso capita per le collezioni speciali della Nobel Sport il prezzo è un po' salato.
I punzioni riportati sulle armi certificano la qualità e l'affidabilità dell'arma stessa garantendo determinate proprietà che possiede. Con la legge n. 186 del 23 Febbraio 1960 tutte le armi da fuoco portatili di qualunque calibro e dimensione
fabbricate in Italia, nonché le armi tipo guerra regolamentari nazionali o straniere, allestite a nuovo o modificate ad uso caccia da ditte private e per la vendita a privati, debbono essere sottoposte alla prova del Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Brescia). Ogni marchio impresso sull'arma certifica il superamento di una determinata prova.
Prima ancora che l'arma arriva al Banco nazionale di prova il fabbricante riporta sulla canna e sulla bascula numero di matricola, il marchio del fabbricante, la dicitura "Made in Italy" ed il calibro.
Le armi ad anima liscia, sempre il fabbricante, apporre la lunghezza della camera di scoppio (esempio 70 o 76) ed il diametro della canna (esempio 18,5 per il cal.12).
Per le armi a canna rigata, invece, il produttore apporre il numero attribuito dal Catalogo Nazionale istituito presso il Ministero dell'Interno.
I punzoni sui fucili a canna liscia sono riportati sulla parte inferiore e posteriore della canna e sulla bascula. Nei fucili a canna rigata sono impressi sulla parte inferiore e posteriore della canna e sull'incastellatura o sulla bascula. Nelle armi corte sono, invece, impressi sulla canna, sul fusto, sul carrello (nel caso di pistole semiautomatiche) o sul tamburo (nel caso di rivoltelle). Sulla armi ad avancarica moderne sono impressi sulla canna e sul codettone.
Ogni banco di prova utilizza punzoni diversi.
Per tutte le armi fabbricate in Italia o che hanno superato una prova al Banco nazione di prova di Gardone Val Trompia troveremo i seguenti punzoni:
Vecchio | Nuovo | |||
Viene apposto sugli imballaggi delle munizioni e certifica l'avvenuta omologazione della cartuccia | |||
Indica il peso delle canne ad anima lisca al momento della prova. Facoltativo presente solo su richiesta | |||
Viene apposto sulle armi di importazione da paesi esterni all'Unione Europea | |||
SIGLA | ANNO | SIGLA | ANNO | SIGLA | ANNO |
X | 1954 | AE | 1979 | BU | 2004 |
XI | 1955 | AF | 1980 | BZ | 2005 |
XII | 1956 | AH | 1981 | CA | 2006 |
XIII | 1957 | AI | 1982 | CB | 2007 |
XIV | 1958 | AL | 1983 | CC | 2008 |
XV | 1959 | AM | 1984 | CD | 2009 |
XVI | 1960 | AN | 1985 | CF | 2010 |
XVII | 1961 | AP | 1986 | CH | 2011 |
XVIII | 1962 | AS | 1987 | CI | 2012 |
XIX | 1963 | AT | 1988 | CL | 2013 |
XX | 1964 | AU | 1989 | CM | 2014 |
XXI | 1965 | AZ | 1990 | CN | 2015 |
XXII | 1966 | BA | 1991 | CP | 2016 |
XXIII | 1967 | BB | 1992 | CS | 2017 |
XXIV | 1968 | BC | 1993 | CT | 2018 |
XXV | 1969 | BD | 1994 | CU | 2019 |
XXVI | 1970 | BF | 1995 | ||
XX7 | 1971 | BH | 1996 | ||
XX8 | 1972 | BI | 1997 | ||
XX9 | 1973 | BL | 1998 | ||
XXX | 1974 | BM | 1999 | ||
AA | 1975 | BN | 2000 | ||
AB | 1976 | BP | 2001 | ||
AC | 1977 | BS | 2002 | ||
AD | 1978 | BT | 2003 |
Con un provvedimento di questi giorni della Giunta Chiamparino, su proposta dell'assessore Giorgio Ferrero, vieta l'utilizzo delle cartucce in piombo per la caccia in tutte le zone della Rete Natura 2000. La rete include le zone SIC, ZSC ed anche le zone denominate ZPS dove si poteva cacciare su limitazione.
Il divieto partirà dal prossimo 1 agosto 2015 permettendo così, in teoria, ai cacciatori di adeguarsi alle nuove normative.
Il provvedimento dovrebbe evitare il bioaccumulo di piombo nell'ambiente tutelando così gli uccelli acquatici.
Grazie alle sue dimensioni la Mazza di tamburo è sicuramente fra i funghi commestibili più vistosi. Da giovane il cappello risulta chiuso e nel complesso il fungo appare proprio una mazza di tamburo, da qui il nome, e man mano che cresce il cappello si apre come un fiore sino ad arrivare a dimensioni ragguardevoli anche di 30 o 40 cm di diametro. Il gambo è molto slanciato e sottile ed, infatti, il fungo assomiglia ad un parasole.
L'Ovolo buono è uno dei funghi più ricercati ed apprezzati, persino i romani lo "veneravano" chiamandolo "Cibo degli dei" e tutelando i boschi dove cresceva.
Il suo nome deriva dall'involucro bianco che lo protegge agli stadi iniziali che assomiglia ad un uovo. Quando la membrana si rompe pian piano spunta il fungo col suo caratteristico cappello arancione.
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