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Lunedì, 23 Giugno 2014 00:00

Forasacchi un serio pericolo estivo

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Con l'arrivo dell'estate giungono alcuni seri problemi per i nostri i cani i "Forasacchi" le ariste di graminacee selvatiche che una volta secche diventano pericolosissima a causa dei loro piccoli, ma terribili uncini che si attaccano al pelo degli animali.
Una volta attaccati al pelo gli aculei si confiscano sempre più in profondità nella pelle sino a perforarla causando al nostro povero animale danni non indifferenti.

I cani più esposti al pericolo sono quelli che vivono in campagna e col pelo lungo e fitto, ma tutti i cani sono esposti al pericolo dei forasacchi.Le zona più colpite sono le zampe, le orecchie ed il naso. Al termine di una passeggiata mi raccomando di controllare sempre il nostro animale che non abbia corpi estranei attaccati al pelo, alle zampe e/o alle orecchie.



Lunedì, 23 Giugno 2014 00:00

La scomparsa dei passeri

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Durante il periodo di aprile e maggio ci siamo accorti di una moria, non indifferente, dei passerotti appena nati. Qualcosa di preoccupante che vedeva nella zona almeno 1/3 dei piccoli morire in poche settimane mettendo in rilievo la diminuzione costante che la specie sta vivendo negli ultimi anni.

Un'assurdità visto che tutti siamo abituati spesso ad intravedere un passero, lo stesso Del Piero in una nota pubblicità ci scambia due chiacchiere, ma senza accorgercene uno degli uccelli più tradizionali e presenti nelle nostre città sta scomparendo.

Così simpatico e tenero, il Ghiro è un animale molto vulnerabile che a causa degli incendi sempre più frequenti e del bracconaggio rischia oggi giorno l'estinzione.

Un tempo era preda ambitissima per le sue buonissime carni che venivano fatte per lo più a spezzatino per condire i maccheroni, ma allo stato attuale vive un preoccupante stato d'allarme di continua diminuzione della popolazione.

Nonostante il Ghiro sia protetto non sono rari gli atti di bracconaggio nel Lazio, in Toscana, ma soprattutto in Calabria nella zona del cosentino, della locride e del reggino che continua tutt'oggi il triste "rito" della caccia illegale di questo roditore.

La tradizione della caccia al ghiro ha origini lontanissimi e comincia dalla festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno, per protrarsi sino al termine dell'autunno, quando le temperature rigide mandano in letargo il Ghiro. Proprio in questo periodo il Ghiro vede la sua ricerca affannosa di cibo, sopratutto la notte, che lo porta ad ingrassare all'inverosimile prima del lungo letargo rendendo le sue carni tenere e ricercate.

Domenica, 22 Giugno 2014 00:00

Borre Eco

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I più grandi ricorderanno sicuramente le borre eco della Gualandi, oggi non più in commercio. Questi contenitori erano caratterizzati dal fatto di non avere petali, ma il bicchiere risulta tutto un pezzo in grado così di proteggere al meglio i pallini dopo il colpo d'ariete, dato dalla combustione della polvere, e durante lo scorrimento lungo la canna.

La Gualandi non li ha più prodotti a causa del costo e dello spreco derivato dalla produzione di questi contenitori.

La regione autorizza le catture di Cesena, Merlo, Tordo bottaccio e Tordo sassello a fini di richiamo e il prelievo di Storni per prevenire danni alle colture agricole. Il via libera arriva con l'approvazione della Giunta regionale della delibera che, attraverso le Province, mira a reintegrare le dotazioni per la caccia con appostamento fisso garantendo al tempo stesso un prelievo responsabile. Il tutto nel rispetto delle normative Europee ed accogliendo le richieste di lamentele pervenute da agricoltori e cacciatori.

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