Il gruccione è un variopinto uccello appartenente alla famiglia Meropidae arriva nel nostro paese in primavera e si ferma a nidificare per tutta l'estate per poi ripartire a Settembre verso le più calde coste africane.
Il piumaggio è coloratissimo, a grandi linee castano superiormente e azzurro inferiormente, è "dipinto" anche di giallo, verde, nero, e arancione. Il becco è nerastro, lungo e leggermente ricurvo verso il basso. I sessi sono fra loro simili.
L'upupa è un uccello bucerotiforme della famiglia degli Upupidi, nell'ambito della quale rappresenta l'unica specie vivente. Questo uccello è diventato simbolo di molti paesi, come Israele ed è anche simbolo della LIPU, nonostante ciò non è inserito fra le specie particolarmente protette, ma è semplicemente non cacciabile in Italia.
Il nome di questo uccello deriva dall'onomatopea latina del verso che soprattutto i maschi sono soliti emettere durante il periodo riproduttivo, e che suona come un cupo hup-hup-hup trisillabico.
Nonostante sia fra gli uccelli più presenti sul nostro territorio il Fringuello col decreto ministeriale dell'11 febbraio del 1992 è stato escluso fra le specie cacciabili.
A meno di eventuali deroghe regionali che ne deliberino il prelievo, chiunque abbatta dei Fringuelli in numero non superiore a cinque va incontro ad una sanzione amministrativa da 103,29€ a 619,75€. Se il numero di abbattimenti supera il cinque la sanzione diventa penale con ammenda sino a 1549,37€ e la sospensione della licenza di porto di fucile, in caso di recidiva, per un periodo da uno a tre anni.
Tuttavia la caccia al Fringuello resta fra le tradizioni molto diffuse fra i nostri genitori e/o nonni. L'elevata presenza del fringuello portava spesso ad un divertimento continuo dove i colpi si esplodevano uno dopo l'altro. Anche in cucina il Fringuello era molto apprezzato per le carni molto tenere ed il retro gusto dolciastro che sorprendeva anche i palati più sopraffini.Pochi giorni fa avevamo citato l'ottima iniziativa del "Circolo della Caccia Neretum" di Lecce che aveva organizzato una giornata all'insegna dell'ecologia ripulendo da rifiuti di ogni tipo la zona dell'altopiano di Nardò (clicca qui per l'articolo).
Purtroppo torniamo di nuovo a parlare di rifiuti, ma questa volta non è una zona di campagna abbandonata, ma il cuore di Reggio Calabria in cui l'inciviltà sembra non aver limiti e sia i cittadini che i turisti avranno notato in questi giorni il frigo abbandonato sulle spiagge del più bel km d'Italia.
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