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Giovedì, 20 Luglio 2017 11:18

Approvato calendario venatorio Valle D'Aosta 2017/18

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Valle DAostaApprovato ieri dalla giunta regionale della Valle d'Aosta il Calendario Venatorio per la stagione 2017/18. Rispetto al precedente sono state introdotte alcune novità "condivise con il mondo venatorio", come spiega l'assessorato dell'agricoltura e delle risorse naturali.
Entrando nello specifico dei provvedimenti adottati per i danni alle produzioni vegetali, viene attribuita molta importanza alle attività di prevenzione, con contributi specifici per l’acquisto e la posa del materiale e delle strutture difensive nella misura del 90% delle spese ammissibili.
Per le situazioni, quali alpeggi e pascoli, ove le misure di prevenzione non risultino attuabili, si fissa comunque un risarcimento dei danni pari al 100% per gli imprenditori agricoli e pari al 60% per i soggetti non imprenditori.
Nelle tipologie di danni sono annoverati anche quelli arrecati alle produzioni ittiche dagli uccelli ittiofagi.

Relativamente ai danni arrecati dai predatori al patrimonio zootecnico, la legge regionale 17/2010 garantisce la possibilità di far fronte mediante uno specifico fondo finalizzato al risarcimento e all’attuazione di misure di prevenzione. Con il nuovo articolato, approvato dalla Giunta regionale oggi, anche in ragione dell’espansione della presenza del lupo sul territorio regionale, si prevede la possibilità di accedere ai contributi per l’attuazione delle misure preventive su tutto il territorio (un tempo previste solo per l’Alta e Media Valle) e si innalza l’importo di indennizzo prima fissato al 70% al 90% delle spese ammissibili.

Per fronteggiare il problema sono stato semplificate le classi di prelievo degli ungulati per ridurre i danni provocati da quest'ultimi. Aumentati anche il numero dei cani utilizzabili per la caccia vagante al cinghiale.

L'area di caccia specifica "Becca d'Aver" è stata ridotta ed è stata ripristinata la porzione nel territorio di Nus a caccia libera.

Tra le altre novità, l'opzione carnet prevede la possibilità per ogni cacciatore titolare di carnet A (ungulati), B (lagomorfi), C (galliformi) di effettuare, pur mantenendo la specializzazione venatoria, uscite collettive stagionali con un cacciatore possessore di un carnet di tipologia diversa.

Con il nuovo calendario è data la possibilità ai cacciatori di chiedere di spostamento di un mese del periodo di caccia alla beccaccia...
Domenica, 16 Luglio 2017 18:29

Veneto, bocciata la mobilità venatoria

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Sergio Berlato annuncia: "La riformuleremo" presto "una nuova formulazione nel nuovo Piano faunistico venatorio regionale"“

zac 20170103 2076148808 Con la sentenza n. 174 del 20 giugno 2017 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime dal punto di vista costituzionale le modifiche alla legge regionale 50/93 che avevano permesso a tutti i cacciatori del Veneto di usufruire, nella passata stagione venatoria, della mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria su tutti gli Ambiti territoriali di caccia del Veneto, ad esclusione della zona faunistica delle Alpi e della zona lagunare valliva.

Le motivazioni sono scaturite dalla legge che stabilisce il punto di equilibrio tra il primario obiettivo dell'adeguata salvaguardia del patrimonio faunistico nazione e l'interesse all'esercizio delle attività venatorie. Pertanto, ogni Regione, può solo innalzare e non abbassare il livello di protezione della fauna.

Con tali indicazioni lo Stato ha voluto circoscrivere il territorio di caccia ed al tempo stesso stringere uno stretto legame fra cacciatore e territorio tramite gli ambiti di caccia.
La norma della Regione Veneto non permetterebbe, agli organi di gestione e tutela del territorio, di avere piena coscienza della pressione venatoria nella propria porzione di territorio. La Corte costituzionale accoglie, quindi, il ricorso del Governo bocciando la norma sulla caccia varata su proposta del Consigliere Sergio Berlato.

Bocciate anche le norme che permettevano l'addestramento dei cani da caccia tutto l'anno e quella che permetteva di recuperare la selvaggina con l'ausilio di una barca a motore e l'uso del fucile in contrasto alle norme nazionali che vietano l'esercizio venatorio mediante l'utilizzo di natanti.

Stop anche alla possibilità di sparare ai Cormorani per contenerne il numero e alla partecipazione ai piani di abbattimenti di specie protette ai soggetti in possesso di licenza per l'attività venatoria.
Non sarà neanche più possibile far pagare di più ai cacciatori non residenti e verranno tolte le 15 giornate in forma vagante ai cacciatori che optano per la caccia da appostamento fisso e viceversa.

Praticamente tutti gli articoli della Legge Regionale n°18 sono non più validi.

Berlato da parte sua risponde con una nuova riformulazione del piano faunistico regionale che verrà presto proposta per cercare di ripristinare, almeno in parte, la mobilità venatoria e garantire più diritti per cacciatori veneti.
Venerdì, 14 Luglio 2017 15:22

Approvato calendario venatorio MARCHE 2017/18

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In data 4/7/2017 è stato approvato il calendario venatorio per la Regione Marche.

La Preapertura è consentita nelle seguenti giornate 2, 3, 6, 9, 10, 11, 13.

In preapertura nelle giornate dell'11 e del 13 settembre 2017, nei seguenti orari: dalle 5:30 alle 12:00 anche con l'uso del cane esclusivamente nelle stoppie (per stoppie si intendono i residui di colture erbacee rimaste nei campi dopo le operazione di raccolta del seme), nei terreni ritirati dalle produzioni agricole, sui prati naturali ed artificiali, su coltivazioni di barbabietole e medicai non da seme a condizione che non si arrechino danni alle colture. Per queste giornate il cacciatore che esercita il prelievo venatorio della quaglia deve indossare obbligatoriamente un capo di abbigliamento (giubbetto o pettorina o copricapo) ad alta visibilità (arancione, rosso o giallo).

In allegato troverete tutto il calendari completo.

Associazioni Ambientaliste Il WWF, la Lipu e l'enpa chiedono agli amministratori della campania di sospendere la prossima stagione venatoria in Campania.

Con una lettera inviata alla Regione, alle provincie, all'ISPRA ed ai vari organi di stampa le associazioni ambientalista dichiarando che non sussistono le condizioni per permettere l'apertura della caccia a specie già duramente messe a prova da:
Mercoledì, 12 Luglio 2017 22:09

Cosa fare se si incontra un Cinghiale

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Sono sempre più frequenti gli avvistamenti vicino le case dei Cinghiali e spesso si finisce per sottovalutarli

Cinghiale con piccolo Ci stiamo abiutando a vedere Cinghiali a rovistare nei nostri rifiuti e a gironzolarsi curiosi per strada che ci sembrano quasi degli innocui cagnoloni da accarezzare. Se ti dovesse capitare di incontrarti faccia a faccia con un Cinghiale cosa pensi di fare? Lasciatelo dire da chi per cacciarli col tempo ha imparato a conoscerli bene....

Il Cinghiale ama i posti riparati e ben nascosti e solo per cercare cibo si espone anche avvicinandosi alle aree urbane. Il Cinghiale è un animale diffidente, risulta difficile avvicinarlo senza problemi e se si dovesse sentire minacciato non esita a reagire usando le sue possenti e taglianti zanne.
Purtroppo abbiamo sicuramente leggo o sentito ai tg di qualche attacco all'uomo a volte con conseguenze purtroppo mortali.

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