Come le altre razze italiane, lo Spinone, ha origini molto antiche ed è arrivato sino a giorno d'oggi dopo tanti tanti incroci con altre razze di cani da caccia.
Lo Spinone è un cane robusto e vigoroso instancabile ed ottimo trottatore. Dà il meglio di se in boschi e soprattutto paludi dove la sua abilità nuotatore vengono spesso sfruttate per il riporto.
Qualche problema lo Spinone può averlo nelle giornate più calde o in mancanza di acqua dove il pelo può creargli non pochi problemi.
Uno Spinone possiede un pelo non troppo folto e setoloso. Il colore del mantello può essere bianco, bianco-arancio, roano marrone con o senza macchie.
Il Bracco Italiano è la razza di cani da ferma più antica del nostro paese ed è considerata anche la capostipite di tutti i bracchi.
Perfino Dante lo cita in un bellissimo sonetto "Sonar bracchetti e cacciatori aizzare", ma nonostante la sua lunga storia il Bracco Italiano ha vissuto un lungo periodo di decadenza che solo grazie al duro di lavoro di alcuni validi allevatori negli ultimi anni ha ritrovato le migliori caratteristiche venatorie di questo stupendo cane.
Il Bracco Italiano è dal carattere molto docile ed intelligente dalla corporatura robusta e dal passo non troppo celere che lo rende adatto ad ogni terreno.
Il Bracco Italiano, infatti, è adatto al cacciatore versatile che pratica diverse tipologie di caccia.
Un buon Bracco Italiano non è eccessivamente massiccio. Possiede un pelo corto e lucido di color bianco con macchie arancio/marroni o marrone roano marrone.
Il Bracco Italiano è molto ubbidiente ed tende ad imparare in fretta gli insegnamenti rendendolo, oltre che un ottimo cane da caccia, anche un ottimo cane da guardia o da compagnia.
I cani da ferma hanno il compito di individuare il selvatico ed avvisarne la presenza al cacciatore. Un tempo il cane per avvisare il cacciatore si sedeva sulle zampe posteriori ed aspettava il via del padrone per far "frullare" il selvatico.
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Si avvicina pian piano la data di scadenza della licenza, per i novizi è una piccola soddisfazione, mentre per i più veterani una prassi con bei ricordi delle stagioni che furono quando magari ancora le soddisfazioni erano tante.
Innanzi tutto ricorda che la licenza scade al termine del 6° anno dopo il rilascio (*col decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 104 la durata della licenza scende a 5 anni.) e la richiesta di rinnovo va presentata prima della scadenza.
La procedura di rinnovo è simile a quella del primo rilascio ovvero bisogna recarsi presso l'ufficio armi della propria questura. La documentazione prevista è la medesima utilizzata per il rilascio (porto d'armi primo rilascio), ad eccezione della certificazione relativa all'idoneità al maneggio delle armi e la dichiarazione di non essere stato riconosciuto "obiettore di coscienza" oppure l'istanza di revoca dello status di obiettore, trasmessa all'Ufficio Nazionale per il servizio civile.
Bisogna tenere a mente che però il rinnovo della licenza può aver tempi diversi anche se per fortuna il Questore ha un tempo massimo di 120 giorni entro cui rilasciare il nuovo documento. Attiviamoci magari per tempo e prima della scadenza della licenza per evitare di rimanere sprovvisti nel periodo della stagione venatoria.
Per maggiori informazioni e conferme su quanto qui appena letto conviene sempre recarsi presso la Questura o consultare il sito della polizia di stato.
Al termine della stagione di caccia ricordiamoci di riconsegnare il tesserino venatorio presso uno degli uffici della circoscrizione del Comune di residenza.
La data entro effettuare la riconsegna (al max 60giorni dal giorno della chiusura) varia da regione a regione e l'informazione è riportata sul tesserino stesso.
Se il cacciatore non riconsegnerà il documento entro la data fissata è prevista una sanzione amministrativa (art. 32 L.R. 33/77) a cui vanno aggiunte le spese di notifica.
Al momento della consegna l'addetto all'ufficio del Comune dovrà verificare se la scheda di "Riepilogo Abbattimenti Stagione Venatoria" risulta debitamente compilata.
Al momento della riconsegna ricordatevi di richiedere la ricevuta contenente Nome, Cognome e numero di licenza del cacciatore assieme alla data di consegna e numero del tesserino. Sulla ricevuta deve essere apportato il timbro del Comune e la firma dell'impiegato.
La ricevuta non va persa e presentata all'atto di rilascio del tesserino venatorio relativo alla nuova stagione.
Ricorda di consegnare il tesserino venatorio entro i termini di scadenza.
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