Abile pedinatrice, alla dura prova di volo...
La migrazione delle Quaglie avviene ogni anno anche se ogni volta ha un fascino tutto particolare viste le modalità in cui avviene e i tempi, che a volte si protraggono anche per mesi. La quaglia, in genere, comincia spostandosi dal Centro/Nord Europa verso il sud nel periodo di Settembre, ma la migrazione può prolungarsi per tutto Ottobre e a volte anche sino a Novembre.
A differenza di altri uccelli migratori
le quaglie non si spostano tutte insieme, ma ognuna di loro decide quando è il momento più adatto di partire. Comincia spostandosi verso le coste del mediterraneo di Spagna, sud Italia e penisola balcanica dove tende a fermarsi e raggrupparsi in attesa del tempo ideale per compiere la "
grande attraversata
lungo il mare sino alle coste del Nord Africa.
La migrazione è, quindi, molto imprevedibile ogni quaglia in autonomia decide quando cominciare la migrazione. Ognuna di esse valuta in base al tempo, al vento ed alle proprie condizioni fisiche che si traducono nella quantità di grasso che è riuscita ad accumulare durante l'estate. In generale aspetta il tempo a favore e tende a muoversi o prima o dopo l'arrivo di una perturbazione atmosferica.
È proprio in queste condizioni con venti da sud est e temporali nello scirocco in cui si fermano che è possibile ammirarle e scovarne molte nelle zone di pastura dei nostri territori.
Non appena il vento è a favore e il mare privo di temporali e come si suol dire "
liscio come l'olio" che le quaglie arrivate sulle coste del mediterraneo decidono di partire tutte insieme alla volta dell'ignoto sorvolando chilometri e chilometri di mare..
Questo il momento più delicato della migrazione della quaglia in cui, non essendo un grande volatore e avendo le ali piccole, fatica tantissimo.
Immaginati questo uccello, un po' tozzo con le piccole ali da dover sbattere velocissimamente a muoversi per ore e ore lungo distese di d'acqua dove nonostante aguzzi la vista non vedi altro che altro acqua.
Per non affaticarsi troppo, e anche perché le sue ali piccole rispetto al corpo non glielo consentono, le quaglie volano piuttosto basse.
In procinto delle coste ecco che si assiste allo spettacolo vero e proprio di questa migrazione.
Le Quaglie per giorni hanno aspettato le condizioni meteo favorevoli e che, per questo, sono partite quasi tutte nello stesso istante, ecco che arrivano di nuovo tutto insieme sulle coste del Nord Africa esauste e senza più energie. Arrivate sulle coste, le quaglie completamente esauste, si lasciano andare e "
cadono goffamente a terra" dove rimangono li immobili intontite per un po'. Questo forse il momento più delicato dove la quaglia non ha neanche le forze di muoversi e rimane così vittima inerme dei predatori di turno, volpi, gatti randagi, serpenti e anche dell'uomo.
Le quaglie che riescono a riprendersi cercano riparo nella vegetazione. L'incredibile sforzo della migrazione sul mare le porterà a soggiornare anche per giorni nei pressi delle coste dove tenderà a muoversi a terra alla ricerca di cibo.
Solo dopo essersi riprese del tutto e aver rimesso su massa grassa che la quaglia si sposterà e raggiungerà finalmente la sua destinazione finale dove potrà pasturare e riposarsi per mesi.
A primavera ecco che tutto ricomincia le quaglie, in maniera duale all'andata, compiono il tragitto inverso senza però obbligatoriamente ripercorrere la stessa strada. Sceglierà sempre il tragitto più favorevole a seconda delle condizioni climatiche e dei venti.
Come un copione che si ripete di nuovo, si addensano stavolta sulle coste del Nord Africa e appena arrivano le giornate più belle con mare calmo e venti da sud ecco che partono compiendo "
la grande attraversata all'inverso" sino ad arrivare nelle zone costiere dell'Europa del sud. Qualche giorno per rifiatare e pian piano si disperdono in tutta Europa alla ricerca di campi di cereali, in modo particolare di frumento, dove pasturano e nidificano durante L'estate.
Incredibile vero?
Fammi sapere cosa ne pensi commentando qui sotto. Le migrazioni permettono alle quaglie di sopravvivere e di non morire di stenti a causa della mancanza del cibo. In più è una vera e propria selezione delle specie. Solo le più forti, furbe e fortunate sopravvivono. Sono moltissime le quaglie che periscono durante questi incredibili spostamenti...
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