Negli ultimi anni la produzione annuale di castagne è in crollo a causa di un insetto, il Drycosmus Kuriphilus (conosciuto anche come vespa del castagno)un cinipide giunto sin qui dalla lontana Cina, probabilmente per caso, che si nutre delle infiorescenze dei castagni rendendoli sterili.
Non avendo nemici naturali da noi, la vespa del castagno, si è potuta diffondere all'inverosimile provocando danni enormi ai nostri castagneti.
Un vero fragello che in USA e Giappone è stato affrontato grazie alla lotta biologica. In particolare grazie al Torymus, un imenottero ghiotto delle larve del parassita dei castagni.
Così simpatico e tenero, il Ghiro è un animale molto vulnerabile che a causa degli incendi sempre più frequenti e del bracconaggio rischia oggi giorno l'estinzione.
Un tempo era preda ambitissima per le sue buonissime carni che venivano fatte per lo più a spezzatino per condire i maccheroni, ma allo stato attuale vive un preoccupante stato d'allarme di continua diminuzione della popolazione.
Nonostante il Ghiro sia protetto non sono rari gli atti di bracconaggio nel Lazio, in Toscana, ma soprattutto in Calabria nella zona del cosentino, della locride e del reggino che continua tutt'oggi il triste "rito" della caccia illegale di questo roditore.
La tradizione della caccia al ghiro ha origini lontanissimi e comincia dalla festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno, per protrarsi sino al termine dell'autunno, quando le temperature rigide mandano in letargo il Ghiro. Proprio in questo periodo il Ghiro vede la sua ricerca affannosa di cibo, sopratutto la notte, che lo porta ad ingrassare all'inverosimile prima del lungo letargo rendendo le sue carni tenere e ricercate.
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