Il cinghiale, invece, si potrà cacciare dall'1 novembre al 31 gennaio con un carniere di due capi. Per quanto riguarda l’addestramento e allenamento dei cani è consentito senza possibilità di sparo dal 30 agosto al 17 settembre, mentre nelle ZPS dal 2 settembre.
La Regione, inoltre, comunica che viene riconfermata la regolamentazione della stagione passata, a seguito delle valutazioni concordate dalle strutture dell'Assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca insieme a quelle dell'Assessorato all'Ambiente, nonché del lavoro svolto con i rappresentanti del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale, composto dalle associazioni venatorie e le associazioni ambientaliste, le organizzazioni professionali agricole e i rappresentanti delle province.
E’ stato, inoltre, considerato il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Riconosciuto dalla Regione Lazio, inoltre, a seguito dell’acquisizione del parere vincolante dell’ISPRA, il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia, con le modalità di caccia da appostamento (fisso e temporaneo) senza l’ausilio del cane.
La principale novità di quest'anno è l'entrata a regime del nuovo tesserino regionale a lettura ottica, distribuito lo scorso anno in via sperimentale. Si tratta di uno strumento molto importante per facilitare la raccolta e la lettura dei dati da parte del sistema informatico dell’Osservatorio faunistico utile per migliorare la gestione della fauna e dell’ambiente e ottimizzare la programmazione delle future stagioni venatorie”.
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