Il 24 aprile la Giunta regionale ha revocato le precedenti disposizioni sull'uso di munizioni di piombo per i piani di controllo ed abbattimento di ungulati nonché la commercializzazione delle carni di quest'ultimi.
A volere la determina è stato il PD con portavoce il consigliere regionale Gianluigi Molinari che si è battuto per eliminare il precedente divieto.
Se da una parte i proiettili monolitici, ovvero privi di piombo, eliminano il rischio di saturnismo queste palle
rischiano di prolungare l'agonia degli animali in maniera atroce.
Essendo praticamente indeformabili, in più, le munizioni atossiche sono molto pericolosi per le persone che si trovano nella zona di caccia che possono essere colpiti da rimbalzi accidentali
La regione, in maniera autonoma, si è pronunciata favorevole all'uso del piombo in attesa di un pronunciamento sul tema a livello nazionale da parte dei Ministeri.
Nelle motivazioni delle scelte operate dalla regione vi sono le evidenti dimostrazioni che non esiste è una relazione diretta dell'assorbimento del piombo da parte del corpo umano dalle sfoglie degli animali abbattuti e di contro le pericolosità delle munizioni monolitiche che, urtando ostacoli accidentali, rimbalzano compiendo traiettorie imprevedibili diventando pericolose soprattutto nelle cacciate in gruppo.
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