Nonostante esita una moratoria internazionale che vieta la caccia alle balene, Fær Øer, Islanda e Giappone continuano a svolgerla.
I faroesi godono della protezione del governo danese per continuare a svolgere a le loro attività di caccia ed invitano le persone a conoscere meglio le loro tradizioni prima di giudicarli.
Come avviene la caccia e perché è differente dalle altre mattanze?
La caccia alle balene sulle isole faroesi si svolge esclusivamente alla balena pilota specie non protetta ed esclusivamente per il consumo locale. La Grindadráp coinvolge circa 800-900 esemplari (intorno allo 0,1% della popolazione totale a fronte di un 3% di nascite ogni anno) ogni anno e coinvolge quasi tutti gli abitanti delle isole.La caccia non ha date prestabilite, non appena comincia ad arrivare la bella stagione si monitora il mare in cerca di avvistamenti. Quando si scorge un branco numeroso vengono allertati tutti e si esce in mare con le barche. L'intento della caccia è cercare di creare un semicerchio attorno al branco e deviarlo verso riva. Qui si compie l'atto che può sembrare più macabro in cui le balene una per una vengono arpionate e tirate su o a riva lasciando un'enorme chiazza rossa.
Un "rituale" per chi non abituato che può apparire barbaro e violento, ma alla fine quella carne fa davvero comodo alle famiglie.
Ogni animale pesa attorno ai 700kg e la carne ottenuta viene suddivisa secondo un metodo preciso ed antico che prevede per primi le persone anziane che non hanno potuto partecipare alla caccia e solo per ultimi si suddivide fra chi ha preso parte alla caccia.
Ogni partecipante può portare a casa dalle 10 ai 20kg di carne a seconda di quanto proficua è stata la battuta.
Il rituale si svolge sempre e solo se le balene transitano nelle vicinanze di un'isola. Può capire due o tre volte l'anno o mai. Un'isola dell'arcipelago è stata per 40 anni "snobbata" dalle balene e, quando sono ritornate, solamente i più anziani sapevano come si svolge la caccia.
Difficile sicuramente giustificare la caccia alle balene, ma almeno alle Fær Øer è gestita in maniera intelligente e sostenibile. Alla fine chiunque di noi mangia carne vuole dire che un animale si sacrifica...
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