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Giovedì, 13 Novembre 2014 00:00

Onu entro tre anni divieto assoluto di piombo dalle munizioni da caccia

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No al piombo entro tre anni Pallini di piombo utilizzati nelle cartucce

Durante il meeting della Convenzione sulle specie migratorie (CMS) prevista dal trattato internazione dell'UNEP (United Nations Environment Program), svolto dal 4 al 9 novembre a Quito (Ecuador) l'ONU ha previsto tre importanti divieti che stabiliscono una vera e propria svolta.
- Stop all'uso del piombo anche nelle munizioni, troppi rischi per biodiversità e persone.
- Stop all'uso del Diclofenac per uso veterinario, sta provocando l'estinzione di diverse specie di condor che si nutrono delle carcasse degli animali.
- Stop alla cattura di cetacei per scopi commerciali, non si potranno più rinchiudere in delfinari e/o strutture di cattività.

Tre importanti divieti a cui aderiranno nei prossimi anni ben 115 nazioni e non solo l'Unione Europea per cercare di salvaguardare il più possibile l'ambiente e le specie a rischio.

Il primo divieto arriva, però, come una vera e propria manna sulla caccia visto che la quasi totalità delle munizioni adoperate sono in piombo.
Il divieto dell'utilizzo del piombo è già attivo in molte aree acquitrinose e nei territori di Rete Natura 2000 dove appunto si utilizzano e si sperimentano alternative al piombo. I primi risultati non sono certo ottimisti. Le leghe alternative o hanno costi eccessivi o sono di indubbia resa balistica.

Il divieto totale dell'utilizzo del piombo segnerà una vera e propria tegola su un settore già in forte crisi.

Eppure al convegno ha partecipato l'ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili) che ha sottoposto un'importante relazione sull'uso effettivo del piombo nel mondo.
L’International Lead Association (www.ila-lead.org), infatti, certifica come il 98,6% del piombo utilizzato ogni anno finisca in batterie (85,1% del totale), vernici (5,5%), laminati (3,6%) e altri prodotti, mentre solo l’1,4% è alla base della produzione delle munizioni. Risulta evidente quindi che quest'ultima è una porzione del tutto marginale del totale. In più bisogna considerare una divisione a metà tra usi militari da una parte e sportivi e civili portando così il reale utilizzo di piombo nella caccia e nello sport allo 0,7% del totale. A questa percentuale bisogna aggiungere il recupero del piombo che si effettua sui campi da tiro, per obblighi di legge e per una importante economia dovuta al riciclo del materiale, che porta la stima di percentuale di piombo dispersa tramite le munizioni sportive e civili raggiunge a malapena lo 0,35% del totale.

Cumulo batterie abbandonate Batterie abbandonate e date alle fiamme

I danni da dispersione di piombo nell'ambiente sono molto più evidenti nelle batterie non correttamente smaltite (sono molto di più di quanto si possa pensare, fra abbandoni sui cigli delle strade e batterie gettate nei cassonetti con pochissimi controlli). Un vero e proprio dramma che crea danni ambientali incalcolabili e che contribuiscono notevolmente alla dispersione del piombo.

Cosa fare?
Al momento non esistono vere e proprie alternative che possono sostituire su larga scala il piombo dalla munizioni garantendo le medesime rese e al tempo stesso sicurezza per uomini ed animali. Non esistono, infatti, studi approfonditi sugli effetti di acciaio, tungsteno o altri materiali che avrebbero sull'ambiente. Mentre è provato che l'utilizzo dell'acciaio o ferro aumentano le possibilità di ferire gli animali senza poterli recuperare. Tre anni basteranno a trovare valide soluzioni? Quale sarà il futuro della caccia o del tiro al volo?
Cosa ne sarà dell'importante settore della caccia e del tiro? Come si compenseranno i 145.000 posti di lavoro in Europa che si andrebbero a perdere, secondo l'ANPAM, con l'attuazione del divieto dell'uso del piombo? La stima della riduzione del 37% del fatturato equivalente a 6,7 miliardi di € del settore della vendita delle munizione per non parlare dei settori collegati come armi, abbigliamento, attrezzature varie, jeep, carburanti ect. che peso avrà sull'economia degli stati già in forte crisi?

birra

Amante della caccia ed appassionato del tiro al volo sono sostenitore dell'etica venatoria e della sua importanza per proteggere e difendere la ruralità e la natura.

Mi piace testare nuove cartucce e provare ad ottenere risultati simili o migliori con la ricarica.

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