Il Beccaccino (Gallinago gallinago) è una specie
presente praticamente in tutto il mondo tranne che nel continente Oceania. In Italia nidifica raramente (per lo più Piemonte, Lombardia o Emilia Romagna), la sua migrazione post-riproduttiva nel nostro paese avviene da fine settembre sino a novembre ed interessa maggiormente le regioni del nord e del centro. Predilige paludi, praterie bagnate e coltivi allagati come risaie, soprattutto durante la stagione fredda.
Il Beccaccino è lungo circa 30cm con un'apertura alare che può raggiungere i 50cm per un peso complessivo di circa 250g.
È
caratterizzato da un becco lungo e sottile, un piumaggio variegato da tinte brune e rossicce. Gli occhi sono molto spostati indietro e le zampe sono lunghe e verdastre. I sessi sono simili. Ricorda molto la
Beccaccia da cui probabilmente ha ereditato il nome.
Il Beccaccino
è un animale molto schivo, e tende a nascondersi sul terreno dove si mimetizza perfettamente con la vegetazione circostante risulta difficile da avvistare ed ancora più difficile da cacciare. Grazie ai suoi sensi, efficientissimi, riesce ad avvertire da lontano il pericolo e non ci pensa su a scappare.
Si ciba principalmente di notte dove pastura alla ricerca di piccoli molluschi, crostacei, vermi, larve, insetti e vegetali. Il suo canto è particolare ed usato come allarme per avvisare gli altri suoi simili.
La caccia al Beccaccino viene praticata col cane da ferma che viene messo a dura prova dallo schivo selvatico. I tiri devono essere rapidi e precisi per abbattere il volatile prima che esca dalla portata utile. Si può cacciare anche "
al salto camminando nei suoi habitat prediletti e prestando costantemente attenzione ad avvistar il Beccaccino mentre si invola.
Il
volo, molto caratteristico, è rapidissimo e si compone di un'impennata da terra alla massima velocità con un successivo zig zagare (che mette a dura prova l'abilità del cacciatore) parallelamente al terreno per poi levarsi diritto nel cielo fino a scomparire per poi, dopo aver compiuto un ampio giro circolare vederlo riapparire in tuffo per tornare a posarsi nelle vicinanze in cui è stato disturbato.
Non è, quindi, semplice
il tiro, che
deve essere rapido e di imbracciata cercando di colpire il selvatico durante l'involo. Difficile intuire il tiro nel momento dello zig zag e al termine di esso il Beccaccino potrebbe già essere al limite utile.
La cosa positiva è che per abbattere il Beccaccino spesso basta anche solo un pallino.
Bisogna conoscere bene la zona in cui si caccia e ricordarsi che
il Beccaccino ha un ottimo udito ed una volta allarmato non si intana o pedina, ma si invola. Spesso capita quando si è di spalle lasciando con l'amaro in bocca il cacciatore ormai impossibilitato al tiro.
Per cacciare il Beccaccino
l'ideale è il semiautomatico per il colpo in più che in certi casi aiuta. Si consiglia canne strozzate e munizioni non troppo spinte, ma veloci con grammature che vanno dai 30 ai 34g e numerazioni di piombo dal 10 sino all'8 a seconda anche dell'ordine in canna. Attenzione alle zone ZPS dove bisogna adoperare cartucce notoxic.
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