Nonostante l'apertura ritardata in Piemonte al 29 Settembre il Tar accoglie il ricorso degli ambientalisti e sospende il calendario venatorio 2013/2014 della regione.
Le associazione Lac e Pro Natura hanno messo in discussione il calendario venatoria regionale per mancanza di un piano faunistico, della valutazione d'incidenza ambientale e per il superamento dei rilievi spressi dall'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per la protezione di numerose specie a rischio nella regione.
Riportiamo una parte della sentenza deliberata dal tar:
Richiamata la motivazione dell’ordinanza cautelare di questa Sezione n. 519/2012, resa su analoga impugnativa riguardante il calendario venatorio regionale per gli anni 2012 e 2013; Ritenuto che il ricorso appare sorretto da apprezzabili elementi di fumus boni iuris, in considerazione della mancanza del piano faunistico venatorio regionale, della mancata effettuazione della valutazione di incidenza ambientale e del denunciato difetto di motivazione a superamento dei rilievi espressi dall’I.S.P.R.A. per la protezione di numerose specie di uccelli; Ritenuto, pertanto, di dover accogliere la domanda di sospensiva; P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) - accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende i provvedimenti impugnati; - fissa per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 22 ottobre 2014;
Si ripete l'incubo già affrontato lo scorso anno dai nostri amici piemontesi che anche lo scorso anno ha dovuto affrontare il rischio di appendere al chiodo le doppiette per l'intera stagione.
Sino a quando non verrà redatto un nuovo calendario venatorio. Un vero smacco per i dirigenti della regione Piemonte ed un disagio immane per i cacciatori piemontesi che dovranno rimanere a casa mentre, nelle regioni limitrofi, gli altri cacciatori potranno svolgere regolarmente l'attività venatorio.
La sentenza del Tar arriva a pochi giorni dell'apertura quando praticamente tutti hanno già pagato le ingenti tasse dovute.
Consigliamo ai cacciatori di rivolgersi alle proprie associazioni venatorie ed unirsi per sollecitare la risoluzione della questione al più presto e soprattutto pianificare nei tempi dovuti e con la necessaria accuratezza come muoversi in futuro per evitare questi enormi disagi.
Leggi tutto...