Per questo l'ATC si sta muovendo per andare a realizzare opere per la gestione delle zone di ripopolamento e cattura che soddisfi sia le esigenze del mondo venatorio che agricolo al tempo stesso garantendo una migliore resa degli sforzi attuati dal comitato per difendere le specie stanziali d'interesse. Basti pensare che lo scorso anno a fronte di poco meno di un migliaio di prelievi di Fagiani i ripopolamenti hanno interessato quattromila capi evidenziando una forte mortalità delle nuove immissioni nel territorio.
Le opere del nuovo piano faunistico prevede, appunto, il favoritismo alla biodiversità e alla creazione di zone di rifugio dopo le varie specie selvatiche possono alimentarsi e portare avanti le loro cova senza disturbo da parte dell'uomo.
Lo sforzo maggiore dell'ATC è rivolto alla specie Fagiano attuando delle tecniche ed indicazioni per favorire la crescita di nuovi esemplari che poi andranno utilizzati per il ripopolamento mantenendo il più possibile gli aspetti selvatici e dell'ambientamento di crescita dei nuovi capi...
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