A quel punto l'uomo è stato in balia del cinghiale che ha cominciato a morderlo ripetutamente.
Fosse stato un verro dotato di zanne a quest'ora l'uomo sarebbe morto.
La situazione in Abruzzo sta diventando insostenibile.
Qualcuno probabilmente potrà pensare male affermando che l'uomo che se l'è cercata, ma proprio ad inizio mese una madre di due bambini è rimasta vittima di un incidente stradale causato da due cinghiali.
I cinghiali liberi di circolare arrivano sino alle strade e di notte o in curva diventano un pericolo spesso difficile da evitare.
Nessun intervento è previsto o attuato per ridurre il pericolo del soprannumero dei cinghiali.
La caccia di selezione doveva partire a giugno, ma la regione attende ancora il parere dell'ISPRA.
I selecontrollori, invece, sono rallentati da procedure lente e contorte e alla fine quelli veramente in azione sono pochi e limitati nel numero di abbattimento.
I selecontrollori autorizzati possono svolgere le loro attività solo dalle ore 18 alle 22 (alle 18 già ormai è buio) e solo a presidio dei terreni e colture per i quali i proprietari hanno fatto richiesta di intervento agli ATC o provincia.
Insomma con la stagione di caccia in Abruzzo in forte dubbio, e l'ISPRA che non risponde o dà pareri negativi, alcune zone periferiche e paesi potrebbero presto rimanere in balia dei cinghiali.
Sarebbe il caso che intervenissero attivamente le stesse associazioni che hanno portato alla sospensione della caccia a trovare una soluzione definitiva al pericolo cinghiali.
Speriamo di non dover più riportare notizie del genere in futuro..
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