Era convinto di aver sotto mira un Cervo
Si conclude, per adesso, ad un patteggiamento ad un anno di pena il processo per omicidio colposo che ha visto il 53enne Luigi Da Rin D'Iseppo protagonista di un tragico incidente svolto lo scorso 11 settembre.
L'uomo era a caccia in Val Rendena assieme ad un gruppo di amici, era quasi giunto l'imbrunire che, destato da un fruscio e credendo di aver nel mirino un cervo, sparò colpendo, invece, l'amico Michele Penava.
L'uomo 70enne fu raggiunto al ventre, ma nonostante gli immediati soccorsi con l'arrivo dei Vigili del Fuoco e l'arrivo sei sanitari in elicottero non ci fu nulla fare. Michele Penasa era un guardiacaccia in pensione molto conosciuto in zona.
I carabienieri giunti per ricostruire l'accaduto identificarono che a commettere il tragico errore fu Luigi Da Rin D'Iseppo.
Partito il processo penale la vicenda si è conclusa ieri davanti al giudice Claudia Miori con un accordo tra l'avvocato della difesa Mauro Bondi e il pm Marco Gallina.
L'uomo dovrà scontare un anno di reclusione in attesa, adesso, del procedimento civile per il risarcimento del danno.
Tuttavia la pena inflitta non soddisfa i familiari della vittima che avevano richiesto più volte un approfondimento delle indagini per chiarire i dubbi ancora presenti sulle dinamiche dell'incidente di caccia.
A tradire il cacciatore sembra si stata la scarsa visibilità data dalla zona boschiva e dall'orario.
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