Gli unici a farne le spese sono sempre e solo i cacciatori...
Continuano le battaglie in tribunale tra associazioni ambientaliste e regioni sul tema del calendario venatorio.
Questa volta è la regione Umbria che si è rivolta al consiglio di stato per ribaltare la recente sentenza del TAR che ha sospeso la preapertura prevista nei giorni 2e9 settembre ed i periodi di prelievo per la caccia di selezione.
Il tutto a seguito del ricorso del 28 giugno presentato dal WWF contro la delibera con cui la regione ha approvato il calendario venatorio 2018/2019.
L'udienza davanti al Consiglio di Stata si terrà il 6 settembre e nel mentre è stato respinto il primo appello promosso dalla Regione, attraverso l'avvocatura regionale e l'intervento delle associazioni venatorie.
Preapertura a rischio?
Sul tema risponde l'
Assessore Cecchini che dichiara che al momento
rimane sospesa solo la caccia di selezione alla specie daino e capriolo,
comunicazione assessorato regionale Umbria sulla sospensione caccia alla selezione, mentre non è in discussione la caccia in preapertura nelle giornate di domenica 2 e domenica 9 settembre.
Nel mentre i cacciatori Umbri restano le uniche vittime del complesso sistema giuridico italiano e nell'incertezza di poter svolgere le loro attività o rischiare incomprensioni e finire dalla parte del torto..
Umbria
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