"non vi sono le condizioni essenziali, quali l’assenza di soluzioni alternative, per poter attivare la caccia in deroga"
L'assessore all'Agricoltura della regione Lombardia,
Gianni Fava critica le risposte negative da parte dell'ISPRA sulla possibilità di effettuare prelievi in deroga alle specie Storno, Fringuello e Peppola.
L'assessore lamenta le scarse motivazioni fornite dall'ente ISPRA, senza alcun riferimento scientifico e/o a dati raccolti sulla possibilità dei prelievi in deroga nonostante, lo scorso 8 novembre, il Ministro all'Ambiente Galletti comunicava la legittimità da parte delle regioni di attivare deroghe.
Tuttavia il quesito fondamentale è l'utilità dell'ISPRA nel censimento di dati e fornitura di informazioni di carattere scientifico sulla possibilità di effettuare deroghe.
Sembrerebbe che il no fornito dall'ISPRA sia più una prevenzione a possibili ed eventuali sanzioni europee piuttosto che in base ai censimenti e ai dati che l'istituzione dovrebbe aver raccolto.
Con l'ennesimo no ricevuto il mondo venatorio s'interroga sulle promesse dei mesi scorsi e la regione guarda le proprie casse in previsione delle richieste di danni della fauna selvatica, costantemente in aumento, da parte degli agricoltori.
Ad ogni modo Fava non ci sta e chiede ad ISPRA di entrare nel merito tecnico della richiesta effettuata dalla Regione Lombardia e di confutare dati e numeri sul parere negativo.
Non resta che attendere con i cacciatori che vedono fumare ogni volta qualsiasi segnalale di miglioramento....
Lombardia
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