Tutti conoscono il grande Giacomo Puccini e le sue straordinarie opere, ma pochi sanno che l'artista non amava proprio la città e aveva anche un indole solitaria. Non appena poteva passava il suo tempo libero a Torre del Lago dove poteva coltivare la sua grande passione per la caccia. Amava, in particolare, la caccia in palude agli acquatici e nei boschi della Toscana allora ricchi di tanta selvaggina.
Si dice che Puccini non fosse un grande tiratore, che le padelle erano molte, ma era un grande cacciatore e conosceva bene le sue prede.
Era tanto appassionato di caccia che scriveva spesso lettere ai suoi amici cacciatori e pare si sia fatto costruire un'automobile ad hoc per raggiungere più facilmente i suoi tanti amati luoghi di caccia.
"Lo strumento che amo di più dopo il pianoforte è il fucile"
Il Puccini era un vero e proprio amante di fucili, ne aveva tanti tutti ricercati e pregiati.
Fra questi ricordiamo un fucile ad avancarica con questa targa "A G.P. offre l’amico Cleofonte Campanini in occasione della sua serata d’onore al Teatro Goldoni di Livorno" del 13/3/1900; un G. Brille belga, un Guidotti, un Acier Cockerill della Liegi, un americano della Ithaca Gun Company, uno Stahl a tre canne, una spingarda fatta su misura in Belgio (in Italia il maestro non riusciva a trovarla come la voleva lui), un Flobert e tanti altri...
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