I fianchi sono rigati di bianco e nero, e il sottocoda è bianco con alcune strisce più scure. Il lungo becco e l'iride sono rossi e le zampe color bruno-carnicino. I sessi sono simili; sebbene in media la femmina sia un po' più piccola del maschio, e abbia un becco più sottile.
Gli esemplari più giovani hanno la sommità del capo nerastra e mento e gola bianchi.
Il porciglione è una specie molto rumorosa, che fa udire il suo richiamo principale durante tutto l'anno. Questo è costituito da una serie di grugniti seguiti da uno stridio simile a quello emesso da un maialino, seguito da altri grugniti. Viene utilizzato come richiamo territoriale, d'allarme e di annuncio
Il porciglione è una specie tipicamente acquatica e frequenta folti canneti e giuncheti di specchi d'acqua, fiumi, fossi, paludi. Il suo piumaggio lo rende difficile da avvistare nella vegetazione umida in cui vive. E' un animale piuttosto schivo e se disturbato tende a "scivolare" nella vegetazione più fitta mentre se sorpreso all'aperto tende a rimanere immobile appiattendosi sul terreno. Si sposta per lo più a terra compiendo passi lunghi o correndo rannicchiandosi quando si sente in pericolo. Sa nuotare molto bene ed è in grado anche di immergersi.
Si differisce dagli altri abitanti delle zone umide per il suo becco rosso, per le lunghe zampe che tiene a penzoloni durante i brevi spostamenti in volo e per il sotto coda biancastro. Nonostante non sia un abile volatore durante le migrazioni è in grado di compiere lunghi spostamenti in poco tempo che compie per lo più la notte.
La caccia si svolge in maniera vagante con o senza l'ausilio del cane. Quest'ultimo deve essere molto bravo a scovare il Porciglione e costringerlo al volo e ancor più bravo nel riporto, anche in acqua. I tiri sono generalmente vicini e, quindi, è preferibile usare fucili leggeri e maneggevoli. Il calibro 20 o i piccoli calibri ben si adattano a questo tipo di caccia. Le cartucce maggiormente utilizzate hanno una dose media di piombo e si preferisce di prima una bior. La numerazione più utilizzata è il n° 9. Occhio alla legge che impone in alcune zone acquitrinose l'uso delle munizioni no toxic in acciaio, bismuto, tungsteno ed altre leghe non ritenute pericolose, ma che nel caso dell'acciaio, richiede l'uso di numerazioni più basse come il 7 ed una dose di pallini maggiore.
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