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Abbiamo già visto in passato come scegliere la cartuccia più adatta a noi, e dato il periodo di caccia chiusa ho pensato di darti qualche consiglio su come valutare e preferire alcune cartucce per il tiro.

In commercio troviamo un'ampia selezione di munizioni pensate esclusivamente per il tiro e le singole discipline. Basta fare qualche ricerca e rapidamente ci renderemo conto che i maggiori produttori di munizioni hanno in catalogo diverse cartucce ideate e pensate per il tiro al volo.
Dire fra esse quale sia la migliore è sbagliato poiché ognuno di noi possiede un proprio modo di sparare e solo con l'esperienza e pratica sul campo potremmo intuire, pian piano, quali siano le munizioni che più ci calzano a pennello.
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Piombo ed il suo bando, può l'acciaio sostituirlo a dovere?

acciao e la caccia agli acquaticiNel 1965 si avviò, in America, una serie di ricerche scientifiche sul problema dell'avvelenamento da piombo negli uccelli acquatici.
Il problema è che alcune specie di anatra raccolgono, sul fondo degli stagni, i semi e possono così ingerire eventuali pallini di piombo.
In zone con altissima concentrazione di cacciatori, negli USA, si riscontrò che alcune anatre ingerivano un così alto numero di pallini che il loro effetto risultava letale.

Si cominciò così a valutare l'impatto dei pallini di piombo nelle zone umide.
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Istinto per la caccia innato...

Furetto Addestramento Pervenuti all'età di tre mesi, si comincia ad ammaestrare i giovani furetti alla caccia al coniglio; Anzitutto si comincia a portarli fuori dai locali d'allevamento a piccole distanze, si mettono a terra per un momento, si passano spesso da una mano all'altra con fare sempre carezzevole, e poi si riportano al loro posto.

Questa costituisce l'educazione elementare, che è indispensabile per addomesticare i giovani furetti a lasciarsi maneggiare con facilità dall'uomo ed a far perdere loro la naturale selvaticità e, solo quando questo addomesticamento è completo, si può pensare a cominciare l'addestramento alla caccia.

Dapprima si portano i giovani furetti accompagnati dalla madre in una tana conosciuta, che sia piccola e non intricata, e dove l'ammaestratore sa che è facile trovare qualche coniglio, anche mettendovelo appositamente.
Si fa entrare la madre nella galleria tenendola legata con una cordicella, in modo da farla avanzare a poco a poco, e s'introducono i piccoli appresso alla madre.
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Nel precedente articolo, furetto antica tradizione siciliana, abbiamo visto come il furetto sia un animale addomesticato dall'uomo e che da solo non può sopravvivere.
Per chi tiene o alleva furetti arriva prima o poi il momento della riproduzione...

Partiamo sul capire come si riconosce il maschio dalla femmina. A livello visivo non hanno alcuna differenza, ma controllando la distanza ano-genitale si riesca a comprendere meglio qual è il maschio e quale è la femmina dove tale distanza è minima. Generalmente i maschi sono anche più grandi rispetto le femmine.
Entrambi raggiungono la maturità sessuale verso i 7 mesi e il periodo riproduttivo va generalmente da Marzo ad Ottobre.
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Nato appositamente per la caccia al coniglio, ed in un certo senso è proprio così.

Il furetto è un animale conosciuto ed è allevato per lo scopo di adoperarlo alla caccia del coniglio selvatico.
L'utilità è ben poca cosa in confronto delle continue cure che esige durante un anno intero, mentre poi il tempo in cui lo si utilizza a caccia è assai limitato. Malgrado tutto questo il furetto è stato il compagno obbligatorio dei cacciatori siciliani di conigli selvatici.

IL furetto è un mammifero appartenente all'ordine dei carnivori, famiglia dei Mustelidi, genere Martora2, gruppo delle Puzzole. È d'una agilità senza pari, diffidente e di sensi acuti, sa perciò superare tutte le difficoltà e scansare gli agguati.
Il suo coraggio ha dell'incredibile. Si precipitano rabbiosamente su qualunque nemico incontrino in una tana. Ma sono anche talvolta collerici col padrone e lo mordono senza riguardo.
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QUALCHE PAROLA DI COMPLETAMENTO SULLA CHIUSURA OGIVALE

Chiusura Paci Giorgio Della chiusura ogivale già si è parlato in un precedente articolo (chiusura ogivale), non voglio ripetere ciò che è già stato detto, il mio intento è piuttosto parlarvi della mia personale esperienza con questa chiusura, sono osservazioni assolutamente personali, che potrebbero non essere da tutti condivise, tuttavia spero possano servire ad incuriosire un po' chi ancora non la conosce , e come me ama il caricamento e vuol provarne ogni particolarità.

Intanto come è stato detto è una chiusura che ha delle caratteristiche peculiari, che possono renderla particolarmente interessanti, vediamo di esaminarle ad una ad una dettagliatamente.:

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Esistono un sacco di sciocchezze e dicerie sulle cartucce

Cartucce mitiIn questi anni penso di aver sentito dire la qualunque nel campo della ricarica o delle cartucce. Soprattutto sul web nei vari forum o social trovi consigli senza alcun fondamento che ti lasciano un po' basito.

In generale possiamo dire che non c'è molto da dire su una cartuccia. Questa è composta da cinque componenti che assemblati fra loro ti permettono di creare una munizione. Sembrerebbe pertanto non ci molto da sbagliare eppure dietro ci sono miriadi di accorgimenti...
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Cartucce con chiusura ogivale Paci Già nell'800 si sperimentavano differenti tipologie di chiusure per le cartucce per armi ad anima liscia. Quasi tutte sono state poi abbandonate col tempo per la "classica" chiusura a tonda che, con i materiali dell'epoca, permette di ottenere le migliori rese balistiche.

In seguito è arrivata la chiusura stellare, oggi la più usata, che tutti noi conosciamo per la sua praticità e realizzazione sia a livello amatoriale che industriale. Quest'ultima permette anche un risparmio in termini di polvere utilizzata. Fattore da non sottovalutare nelle aziende dove si producono milioni di munizioni l'anno.

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Strozzatori interni Gli strozzatori rimovibili arrivano nel mercato alla fine degli anni '70 con la serie di fucili Winchester 101. Questi hanno un po' rivoluzionato i fucili ad anima liscia rendendoli molto più versatili e concedendo ai vari tiratori di usufruire di un'arma sola per tutte le varie attività.
Gli strozzatori permettono di variare il comportamento della rosata andando a "stringere" più o meno o allungando la canna sino ai più moderni rivestiti in nano ceramica che aiutano ad aumentare le velocità iniziali.

In pratica hai solo l'imbarazzo della scelta. Tuttavia gli strozzatori rimovibili richiedono una leggera accortezza, maggior cura e manutenzione rispetto ad una canna fissa. Risulta, quindi, importante prendersi cura degli strozzatori ed imparare a mantenerli correttamente.
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L'occhio dominante e la nostra insicurezza giocano un ruolo chiave

Doppietta Tradizionale Cal12 Esistono due modi per poter sparare. Uno più intuitivo è chiudere un occhio e concentrarsi sul mirino ed il bersaglio l'altro è tenere gli occhi aperti in ogni istante.
Io stesso, in maniera del tutto automatica, tendo spesso a tenere gli occhi aperti e chiudere nell'ultimo istante prima dello sparo l'occhio opposto alla spalla dove è poggiato il fucile per determinare la linea di tiro e ben focalizzare dove si trova il fucile rispetto al selvatico. Questo mi crea una sorta di "falsa sicurezza" perchè, se da un lato mi dà la sensazione di pieno controllo, al tempo stesso mi riduce la percezione di profondità e velocità del bersaglio.
Ovvio nulla che mi permetta di non centrare il selvatico, ma in qualche modo mi sto precludendo alcune facilitazioni che la vista binoculare è in grado di offrirci.

Quando, invece, spariamo con gli occhi aperti ben il 90% della nostra vista si focalizza sull'uccello o cinghiale di turno mentre il 10%, senza accorgercene, rimane consapevole della linea di tiro e dove si trova il mirino rispetto al bersaglio.
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I colori per avere il pieno controllo delle cartucce e semplificare la vita...

Cartucce Calibro20 gialleUn caro lettore ci ha posto un'interessante domanda chiedendoci come mai quasi tutte le cartucce del calibro 20 sono gialle.
Molti di noi, soprattutto chi ricarica o usa il calibro 12 sono spesso portati a distinguere le varie cartucce immediatamente grazie al colore del bossolo. Nel calibro 20 non è così, quasi tutte le ditte sfruttano bossoli di color giallo ed i più distratti tendono a mischiare le cartucce.

Ricordo un bel pomeriggio al rientro dei Tordi. Il passo era molto buono ed un caro amico amante del 20 sparava a più non posso e a volte non aveva neanche il tempo di ricaricare che subito transitava un altro tordo.
Dopo un po' mi avvicino e noto con dispiacere che per la fretta e l'agitazione questo mio amico prendeva rapidamente le cartucce dalle tasche e senza guardarle le incamerava. A terra oltre alle classiche cartucce piombo 10 capitava di vedere anche qualche corazzata piombo 5 o 3.
Ovviamente ai Tordi non importava più di tanto, ma un pochino al portafoglio si.
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Un prelievo scrupoloso ed attento per rafforzare le specie e garantirne il giusto equilibrio

Cervo Caccia SelezioneLa caccia di selezione, in italia, è generalmente svolta agli ungulati (cinghiali, caprioli, daini, cervo, camoscio e muflone) ed è un'importante utilità per la gestione della fauna sul territorio.
Per esercitare la caccia di selezione è necessario sostenere uno specifico esame di abilitazione successivamente aver conseguito l'esame per la licenza di porto di fucile ad usa caccia.
Tale esame prevede una prova scritta ed una orale e viene svolto dalla provincia. Le materie oggetto della prova sono biologia, comportamento e riconoscimento delle varie specie, conoscenza delle normative ed una prova pratica sui campi da tiro.
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Vecchi inneschi Fiocchi SUR 645Siamo un po' tutti attratti dal passato, da quel bellissimo mondo in cui ogni particolare era ben curato e si produceva per far durare le cose. La caccia non è da meno con armi finemente lavorate a mano o vecchie latte e componentistiche. Col tempo e con la diminuzione dei cacciatori non è poi così raro trovare vecchie attrezzature o materiale da ricarica. Fra questi non è raro trovarea degli ottimi bossoli in cartone, bellissimi anche da vedere, che montano i vecchi inneschi 6,45 SUR della fiocchi.

Questi inneschi, a due, tre o più fori, si basano su una miscela di fulminato di mercurio molto sensibile all'umidità. Per questo motivo, col passare del tempo, tendono a perdere efficacia sino a divenire inattivi.
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Il Ministero degli Interni fa marcia indietro e va incontro ai cittadini che si sono ritrovati in difficoltà nel rinnovo o concessione della licenza di porto d'armi

modifica diniego licenza armiCon una circolare del 31 agosto il Ministero rivede l'ex art. 43 T.U.L.P.S. Torniamo a parlare di un argomento abbastanza delicato che aveva visto il Ministero degli Interni attuare politiche rigide e ostative applicate durante il rilascio delle licenze di porto d'armi.
La circolare dello scorso 31 agosto suoi motivi ostativi al rilascio ed obbligo di revoca della licenza di porto d'armi basati sull'ex art. 42 T.U.L.P.S. cambia le disposizioni che ordinavano il perentorio diniego del Porto d'armi a chiunque avesse subito condanne per determinati reati, anche in caso di avvenuta riabilitazione.

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Le saette a ciel sereno protagoniste della preapertura

Tortora posataCon settembre alle porte i cuori di noi cacciatori si infiammano e, per chi ha la fortuna di praticare la pre-apertura a settembre, sicuramente la Tortora è la prediletta fra gli appassionati.
Sarà per il bel piumaggio, per il suo volo fulminio, per le sue squisite carni o per la grossa incognita che spesso ci riserva questo selvatico noi italiani siamo particolarmente attratti da questa caccia.
La Tortora è un migratore che, nel periodo estivo, nidifica in Europa, Italia compresa. Agli inizi di Settembre, in base alle condizioni climatiche e alle zone di pastura, comincia a spostarsi verso il Nord Africa.
Per questo motivo senza la preapertura si fa davvero fatica ad incontrarla nelle nostre uscite.
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Ricarica quanto ci costi?

Caricamento slug in calibro 12 Ti sei mai chiesto quanto costa ricaricare? Non sempre è facile trovare tutti i componenti necessari per ricaricare e quando li troviamo magari siamo disposti anche a pagarli a peso d'oro.

Ci conviene, quindi, ricaricare?
Di certo possiamo realizzare le cartucce a misura per le nostre necessità, le nostre armi ed il modo in cui spariamo. Qui di seguito trovi una calcolatrice per valutare il costo della munizione a palla unica.
Ti viene richiesto di inserire:
  • il costo della polvere e del piombo al kg
  • il costo dei bossoli o eventualmente, se riutilizziamo i bossoli degli inneschi per 100
  • il costo di 100 palle
  • la dose di polvere utilizzata

Infine cliccando su calcola verrà visualizzato l'importo.

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armi categorieSi fa spesso confusione quando si parla di armi da fuoco e categoria di appartenenza. Eppure l'Unione Europea ha chiarito in grandi linee come raggruppare le armi e quali siano le principali cateristiche di ogni tipologia. Esistono 4 principali categorie dove per ognuna sono indicate la numerazione e a seconda della tipologia. Ecco le varie categorie:
CATEGORIA A – Armi da fuoco proibite
1. Dispositivi di lancio ed ordigni per uso militare ad effetto esplosivo
2. Le armi da fuoco automatiche
3. Le armi da fuoco camuffate sotto forma di altro oggetto
4. Le munizioni a pallottole perforanti, esplosive o incendiarie, nonché i proiettili per dette munizioni
5. Le munizioni per pistole e rivoltelle dotate di proiettili ad espansione nonché tali proiettili, salvo quelle destinate alle armi da caccia o di tiro al bersaglio per le persone abilitate ad usare tali armi.
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RicaricareMi ripeto spesso quando parlo di ricarica e caricamento di munizioni da sè, ma è sempre bene tenere mente... La ricarica è una vera arte che pretende la sua attenzione e la sua esperienza. Con le armi da fuoco non si scherza mai tanto meno con polveri da sparo ed assetti. Avendo le possibilità bisognerebbe sempre, soprattutto agli inizi, informarsi, studiare e se possibile far testare sempre le cartucce realizzate in un banco di prova.
Di sicuro è bene filtrare attentamente tutti i consigli che riceviamo, soprattutto se ci rivolgiamo a diverse persone o un forum o social. Insomma mai scherzare col fuoco e essere sempre consapevoli con cosa si ha che fare.

I nostri nonni ricaricavano in casa le cartucce che sparavano perchè non avevano altre possibilità. Le cartucce commerciali erano ancora rare e la povertà portava le persone ad arrangiarsi con quello che si poteva.

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Antico nel tiro al volo Chiunque si sia avvicinato al tiro al volo, sia a caccia che al tiro, si è imbattuto col concetto dell'anticipo. Quando spariamo il bersaglio in movimento bisogna considerare che il proiettile, o la dose di pallini, non arriva all'istante sul nostro obiettivo, ma impiega qualche frazione di secondo. Se, ad esempio, mirassimo correttamente il bersaglio in movimento non è detto che lo colpiamo, poiché esso nello stesso frangente di tempo ha percorso una distanza tale da non venir centrato neanche con una rosata ampia di pallini.

Insomma,l'anticipo è la base del tiro a volo e anche se non se ne parla quasi mai fa la differenza fra un centro ed una padella.
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Colombacci La caccia da palco, o torretta, nasce dall'esigenza del cacciatore di cacciare il Colombaccio nelle zone di passo, dove il colombaccio passa solo durante la migrazione o durante gli spostamenti dalle zone di ricovero a quelle di pastura.
La torretta viene innalzata fino al ciglio delle piante senza che essa sporga troppo, diventando visibile al colombaccio e creando diffidenza ad esso creando un effetto contrario da quello desiderato e cioè spaventare invece di attirare.
Per fare ciò viene usato l'ausilio di colombi domestici da richiamo. I colombi si adoperano come volantini e cioè liberi ed addestrati a fare un giro e rientrare nel posatoio e racchette e stantuffi che simulano il colombaccio posato nelle piante.

Vediamo in dettaglio le fasi di preparazione
Torretta per la caccia da palco La torretta
La torretta viene generalmente fatta con l'impalcatura edile e l'altezza varia dalle piante, essa deve arrivare ad un altezza tale che il cacciatore in piedi nell'ultimo palco fuoriesce appena dalle fronde degli alberi dandogli appena la possibilità di sparare e vedere l'arrivo del colombacci. Ben posata sul terreno e ancorata in più punti per evitare che il vento la faccia cadere, io l'ho costruita in mezzo a due piante legandola ad esse a metà, circa 10m, con delle fasce solide e in cima, appena sotto l'ultimo palco con 4 corde d'acciaio, una per angolo, la mia torretta ha l'ultimo palco a 19.5m.
I palchi in genere vengono fatti con i pannelli in lamiera dall'impalcatura o tavole da 5-6 cm di spessore accostate, ogni 4 m, lunghezza usata solitamente delle scale a pioli. Nell'ultimo palco viene messa una botola per permettere al cacciatore di salire e una volta chiusa poter sfruttare tutto lo spazio del palco per muoversi. Viene maggiormente praticata in 2 cacciatori, in 3 gli spazzi non sono consoni in una normale impalcatura per permettere le fasi di mimetizzazione e sparo.

Il posatoioIl posatoio per i volantini

Il posatoio è praticamente un piano creato nella pianta accostata alla torretta che serve ai colombi da richiamo e volantini, di sostare dandogli la possibilità di partire e rientrare senza problemi. Viene posto in genere sempre a valle in modo di dare la possibilità ai volantini di spiccare il volo fare un giro in sponda del monte e rientrare simulando un luogo di ricovero dei colombacci. Per farli partire si usa un asta leggera e lunga a sufficienza da arrivare dal palco al posatoio per spingere i volantini a involarsi.
I volantini devono fare un solo giro e non di più sennò potrebbero dare diffidenza al colombaccio perchè sembrano sennò spaventati da un predatore se continuano a girare in tondo attorno la torretta. Nel posatoio per far restare i volantini vengono attaccati barattolini di mangime e acqua per loro.

L'addestramento dei volantini
Addestramento dei volantini I volantini vengono addestrati sin dalla nascita e cioè da appena escono dal nido ed accennano i primi voli.
Per addestrarli vengono portati in un campo, possibilmente non troppo ripido, e legati su un posatoio x diverse ore al giorno con cibo e acqua. Dopo diverse ore e dopo che hanno capito che quella è la loro casa vengono liberati e i primi voli vengono fatti uno alla volta. Ogni volantino viene preso in mano, ci si allontana qualche metro dal posatoio e vengono fatti volare a suo verso, così per molte volte e pian piano aumentando la distanza dal posatoio. Solo dopo qualche settimana vengono fatti involare con l'asta dal posatoio ed è meglio se accompagnati con un vecchio volantino che conosce il giro.
Per portarli in torretta e cominciare il vero addestramento e, quindi, la selezione del volantino bisogna aspettare anche un mese di prove sul campo e una volta in torretta si comincia quasi da capo perchè prima di liberarli bisogna che passino molti giorni se non una settimana anche prima che imparino che quella è la loro nuova casa. Da li pochi alla volta si selezionano dividendo quelli che girano a destra invece che sinistra o viceversa (a seconda del bosco e della zona dove è posta la torretta e dalla traiettoria che hanno i colombacci) e quelli che fanno il giro più lungo o più corto creando praticamente diverse batterie di volantini da usare a seconda delle giornate di passo ( tempo basso o nebbioso in genere colombi dal giro corto, tempo alto e limpido colombi dal giro lungo poi dipende dalla posizione della torretta e dal vento in genere). Magari ci fosse una guida precisa da seguire, tutto sta dalla abilità e dall'esperienza del cacciatore a selezionare e capire i movimenti e intenzioni dei colombacci. Noi siamo un gruppo di 6 torrette, 4 in una valle e 2 in un altra e molte volte nella stessa giornata cacciamo in modo completamente diverso.

Le racchette o stantuffi
Racchette o stantuffi Anche l'addestramento delle racchette richiede molto tempo i colombi vengono anch'essi messi nella racchetta da giovanissimi e ci stanno per molte ore facendoli saltare ogni tanto per fargli capire come atterrare sul piattino della racchetta.
Essi in natura simulano il colombaccio che becca una ghianda e per staccarla si invola tenendola nel becco saltando sul ramo e riatterando li dove l'ha staccata.
Per comodità noi abbiamo programmato una scheda elettronica collegata ai motori delle racchette che ogni ora a turno e per ogni racchetta, fa saltare il colombo per tre volte lasciandoli anche giornate intere in fase di addestramento.

Le racchette vengo innalzate sulle cime delle piante tramite delle rotaie attaccate alle piante e azionate con un pulsante in cima alla torretta.
Queste sono formate da 2 tubi che scorrono uno sull'altro con un piattino dove viene posato il colombo e un motore con batteria che aziona il meccanismo.
Meccanismo a motore
Le giornate da palco possono portare belle soddisfazioni regalandoci giorni indimenticabili di caccia soprattutto quando si riesce ad attirare qualche bel branco di colombacci che ad ali spianate si calano nelle piante attorno la torretta. Il rumore delle ali del colombaccio che si posa o dello stesso che ti passa a pochi metri ti danno quei brividi che ti fanno dimenticare le giornate dai zero avvistamenti. Direi un tipo di caccia che richiede molta fatica, abilità e tradizione. Insomma da provare prima di dire che non piace...
caccia al palco ai colombacci

Pratichi la caccia al Colombaccio? Se si qual è la tecnica che maggiormente usi e che cartucce spari e in quali condizioni?

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