Il suo nome significa to point dall'inglese "puntare" ed è una fra le razze più antiche ed apprezzate per la ferma. Già dal 1800 il Pointer raccoglieva successi venatori grazie alle caratteristiche energiche ed irruenti durante il suo lavoro.
Adatto a terreni vasti dove il Pointer può scorrazzare senza problemi e senza faticare alla ricerca del selvatico.
La corsa elegante e nobile, ma allo stesso tempo impetuosa e rapida lo porta ad allungare parecchio.
Dal carattere molto docile si lega molto col padrone risultando un po' diffidente con gli sconosciuti. Anche se è possibile tenerlo in casa necessità di molta attività fisica.
Il pelo è raso uniforme e lucente. I colori del mantello sono il bianco, il nero focato, l'arancione ed il marrone con la possibile presenza di qualche macchia.
È la razza da caccia più diffusa in Italia, in generale, seconda solamente al pastore tedesco, e se è fra le più preferite dai cacciatori un perchè c'è. Adatto a tutti i terreni, dai boschi più fitti alle paludi più impervie il suo galoppo è morbido e leggiadro trasmettendogli un'aria nobile ed elegante.
Quando scova la preda avanza silenziosamente verso di lei schiacciandosi a terra o se controvento e nascosto da arbusti e fogliame in piedi, ma con cura a non farsi notare con uno stile d'agguato di un felino.
Molto affettuoso, allegro e vivace è adatto anche a star in casa a contatto con i bambini ed, infatti, spesso usato come cane di compagnia o per mostre canine.
Il pelo è lungo e setoso, i colori standard sono il bianco e nero tendendo al blu oppure bianco e arancio o tricolore.
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