Anticipare ed estendere la durata della caccia al cinghiale è questo quello che chiedono i sindaci di otto comuni i cui territori ricadono parzialmente all'interno del Parco Nazionale del Pollino.
Insostenibile la situazione nei
comuni di Aieta, Tortora, Santa Domenica Talao, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia, Maierà e Buonvicino dove ogni anno i danni derivanti dal cinghiale sono in aumento. La popolazione di cinghiale, sempre più numerosa sul Pollino sta migrando verso le terre basse e a ridosso dei centri abitati.
Oltre ai danni all'agricoltura aumentano i rischi di incidenti stradali notturni dove i cinghiali col manto scuro diventano un terribile pericolo per la viabilità.
Non riuscendo più a contenere la situazione i sindaci scrivano al Presidente della Regione Calabria che dovrà presto approvare ed emanare il prossimo calendario venatorio. Le richieste sono chiare:
Anticipare ed estendere la durata della caccia al cinghiale è l'unico modo per contenere il problema e riportare la popolazione di cinghiale a livelli accettabili. Ricordiamo che una popolazione troppa ampia di cinghiali aumenta anche il rischio di diffusione di malattie e contagio fra gli stessi animali.
Anche il consiglio direttivo del Parco del Pollino è consapevole della situazione e propone di aumentare al più presto il numero dei selettori per arginare il problema..
Notizie dalla Calabria
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.