Simbolo del bracconaggio in Italia resta il Falco Pecchiaiolo, in foto in alto a sinistra, abbattuto seguendo stupide tradizioni nel meridione, soprattutto in Calabria, durante le sue migrazioni dall'Africa all'Europa a Settembre e Maggio. Segue la cattura di piccoli uccelli tramite l'uso del vischio nel nord Italia, ma nessuna specie si salva dalla mannaia del bracconiere che uccide per le carni, per il trofeo o per il semplice gusto di abbattere.
Una categoria che di certo non ha nulla a vedere con i cacciatori per i quali la biodiversità e la salvaguardia del territorio sono quasi sempre le loro priorità. Aumentano sempre più, infatti, le segnalazioni di atti di bracconaggio o danni ambientali segnalati dai cacciatori alle autorità. Sperando che questo articolo faccia riflettere invitiamo tutti a segnalare fenomeni di bracconaggio nella speranza che diminuiscano sempre più salvaguardando le specie a rischio.
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