Grazie alle sue dimensioni la Mazza di tamburo è sicuramente fra i funghi commestibili più vistosi. Da giovane il cappello risulta chiuso e nel complesso il fungo appare proprio una mazza di tamburo, da qui il nome, e man mano che cresce il cappello si apre come un fiore sino ad arrivare a dimensioni ragguardevoli anche di 30 o 40 cm di diametro. Il gambo è molto slanciato e sottile ed, infatti, il fungo assomiglia ad un parasole.
L'Ovolo buono è uno dei funghi più ricercati ed apprezzati, persino i romani lo "veneravano" chiamandolo "Cibo degli dei" e tutelando i boschi dove cresceva.
Il suo nome deriva dall'involucro bianco che lo protegge agli stadi iniziali che assomiglia ad un uovo. Quando la membrana si rompe pian piano spunta il fungo col suo caratteristico cappello arancione.
La monachella nota anche come "spugnola" è un fungo molto caratteristico il cui nome lo deve proprio al cappello costituito da alveoli che gli conferiscono la forma di una "spugna". Normalmente è giallognolo/marroncino, ma può tendere anche all'olivastro a seconda delle zone in cui cresce. Tipico dei mesi primaverili cresce per lo più nei prati o vicino ad olmi e frassini in forma solitaria o gregaria.
I chiodini sono sicuramente fra i funghi più diffusi e consumati. Sono parassiti degli alberi e crescono alla base dei tronchi, in forma gregaria e a volte anche in gruppi numerosi di 20-30 esemplari. Il cappello supera raramente i 10 centimetri di diametro. Risulta carnoso e tende ad assumere, nei giovani, la caratteristica forma a chiodo. La sua carne è bianca, leggermente fibrosa e di sapore leggermente acidulo; il gambo presenta un anello biancastro nella parte superiore.
La Russola è una famiglia di funghi che comprende specie commestibili e non ed alcune anche velenose. Le migliori specie commestibili sono la "Russula virescens" (foto qui a destra) e la "Russula cyanoxantha" quest'ultima molto apprezzata e ricercata. Tuttavia essendo molte le specie di Russula, alcune simili fra loro, non è sempre facili individuare i funghi buoni da quelli tossici.
La Ramaria è un genere di funghi a cui appartengono circa 200 specie che ben si distinguono dagli altri funghi per l'aspetto curioso fatto di "ramificazioni" coralliformi. Questi funghi sono, in genere, commestibili anche se con cautela e la qualità di certo non è ottima. Si consumano cotti poiché crudi potrebbero risultare tossici. Vanno preferiti gli esemplari giovani che risultano teneri e dolciastri e dalle carni un po' acquose. Gli esemplari più vecchi tendono ad assumere un sapore più amarognolo e acidulo che può provare disturbi gastro intestinali. Si consiglia sempre e comunque di non esagerare col consumo di ramaria poiché può provocare effetti lassativi ed altri fastidi.
Il prataiolo è un fungo molto conosciuto e diffuso. Come suggerisce il nome cresce nei prati lontani dagli alberi dall'estate sino all'autunno e ne esistono diverse varietà. Molto apprezzato, in alcuni paesi, è considerato fra i funghi più apprezzati in cucina grazie alla sua quasi priva presenza di grassi e buon apporto proteico. Può essere consumato sia crudo ad insalata che cotto.
Il cappello convesso è carnoso con una colorazione variabile che va dal bianco al rosso-bruno che negli esemplari adulti può raggiungere i 10 centimetri di diametro.
Il Cantharellus cibarius chiamato comunemente Galletto, Gialletto, Finferlo o Cantarello è fra le specie più conosciuta e mangiata. Si confonde difficilmente con altre specie e si presta bene per essere conservato sotto aceto o essiccato.
Tutto il fungo è di colore giallo uniforme ed il cappello si presenta convesso con le pieghe sotto al cappello che si propagano sino al gambo.
Le carni tenere sono molto apprezzate dal sapore dolciastro quasi fruttato e consumati anche crudi ad insalata.
Uno dei funghi più ricercato e facilmente riconoscibile grazie al suo aspetto tozzo e massiccio. Si trova soprattutto sotto querce, castagni, faggeti ed abeti.
Questi funghi possono raggiungere dimensioni anche considerevoli di 1 o 2 kg. Generalmente spuntano in primavera ed in autunno con le prime piogge ed è presente in tutta Italia. Della famiglia dei Boletus fanno parte diverse specie che si differenziano più per il profumo e la consistenza delle carni anche se spesso le differenze sono minime.
sezione ancora in fase di allestimento grazie anche agli Utenti.
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