Sono anni che i miei vari amici cacciatori vanno puntualmente a visitare le fiere di caccia più importanti del nostro paese, ma a causa di impegni ed anche perchè un po' odio il caos non sono mai riuscito a partecipare ad alcun evento.
Quest'anno si è rinnovato l'appuntamento con il Caccia Village l'11,12 e 13 maggio. Ovviamente i miei amici ne parlavano da un po' e questa volta mi sono impuntato con me stesso ed ho deciso di unirmi a loro.
Scegliamo di partire il venerdì cosi da evitare il picco dei visitatori e goderci meglio i vari stand.
Bastia Umbria Fiere non è poi così lontano circa 2orette e qualcosina da Roma. Partiamo a metà mattinata in auto tutti assieme, in allegria e spensieratezza il viaggio trascorre fra un racconto di caccia e fra le risate rimembrando le clamorose padelle della scorsa stagione.
Arriviamo nei pressi di Perugia e, per chi non la conosce, la città è molto rinomata per la cucina tipica ed è stato obbligo fermarci in un ristorantino tipico.
Un pranzo davvero pazzesco dall'antipasto misto salumi tipici, con l'immancabile prosciutto da Norcia, i saporiti formaggi e le bruschette ed i primi con gli Strangozzi con tartufo e noci alle appetitose pappardelle al cinghiale. Una grossa bistecca di manzo ha testa, giusto giusto per appuntarci lo stomaco sino a sera ed accompagnare il tutto con del buon vino locale. Caffè e la grappa non sono mancati...
Appuntiamo il ristorantino per tornarci magari in futuro e ci avviamo per l'ultimo tratto di strada per la fiera.
La prima cosa che ti colpisce, appena entri in fiera, sono le bellissime ed affascinante hostess che, professionalmente, danno il benvenuto a tutti e ti regalano sorrisi ammiccanti facendoti, a volte, dimenticare per cosa si è venuti a vedere.
Ovunque espositori con armi straordinarie, il più notevole è quello della Benelli con un enorme diamante visibile a distanza dove sotto trovava posto il nuovissimo
semiautomatico Benelli Raffaello BE-Diamond, realizzato
con tecnologia BE S.T. (Surface Treatment) grazie alla quale rivestimento di canne e fucili diventano più lucenti e brillanti, al tempo stesso resistenti a corrosione, abrasione, usura e agenti esterni limitando al minimo la manutenzione e oliatura.
Otteniamo, in pratica, le caratteristiche simili del diamante, da qui appunto il nome
BE-Diamon. Nel processo
BE S.T. si fa uso di una tecnologia ibrida altamente innovativa e del tutto ecologica. In quello che può sembrare un semplice processo industriale si nota, invece, l'attitudine di casa Benelli nel puntare alla ricerca ed alla perfezione con un occhio notevole di riguardo verso l'ambiente.
L'intero processo non produce reflui nè emissioni per l'ambiente e gli scarti sono praticamente nulli. Rappresenta, al momento, uno dei processi a minor impatto ambientale scelto a livello europeo per la sostituzione dei rivestimenti tradizionali per armi.
Il sofisticato processo si effettua nello stabilimento di Urbino attraverso un
impianto realizzato interamente in Italia ███ e, appositamente su specifiche Benelli.
Il trattamento usa una tecnologia ad alto vuoto che tramite reazioni chimiche a basse temperature, necessarie per preservare le caratteristiche meccaniche della canna, sfruttano le proprietà catalitiche del plasma per far depositare le particelle sulle meccaniche e sulla canna.
Probabilemente in un futuro articolo mi soffermerò ancora su questo sistema.
Oltre all'espositore Benelli, un altro stand da visitare è stato quello della Beretta che, a differenza della Benelli che spinge molto verso l'innovazione, è come fare un tuffo nella tradizione ben amalgamato con accorgimenti tecnologici moderni che rendono le armi, non solo belle da vedere, ma anche concrete ed al passo coi tempi.
La mia attenzione si è soffermata su due straordinari
Sovrapposti Beretta SL3, realizzati interamente a mano, dai migliori armaioli di Gardone Val Trompia. Il designer è davvero esclusivo con uno dei migliori sistemi di chiusura Beretta, il
boxlock, caratterizzato da tre punti di ancoraggio, vale a dire i perni cerniera, i ganci inferiori ed i perni di bloccaggio che assieme consentono una resistenza adatta anche agli utilizzi più intensivi. Affidabilità, tenuta e robustezza sono assicurate e dimostrate anche dall'incredibile stress test a cui l'arma è stata validata riuscendo a sparare oltre 11500 cartucce magnum senza problema.
Sinceramente non credo sia da poco se pensiamo ad un'arma basculante. L'affidabilità complessiva è garantita anche dagli estrattori automatici molto semplici anche da rimuovere e pulire.
A completare il corredo tecnologico innovativo di quest'arma le
canne Steelium Beretta con acciaio trilegato (con nichel, cromo e molibdeno) e foratura profonda realizzate con il processo di martellatura a freddo.
Tra le altre peculiarità dell'arma va la pena ricordare l'esclusiva forma della chiave, il raffinato zigrino eseguito a mano e le stupende incisioni realizzare con le più moderne tecnoglie laser a 5 assi.
Fra i vari stand di armi una particolare piattaforma ha raccolto la mia attenzione. Nello specifico è stato il
visore HTC VIVE che è un
dispositivo di realtà virtuale progettato da Valve in collaborazione con HTC ed arrivato sul mercato il 5 aprile 2016.
Questo dispositivo permette di vedere il mondo virtuale mediante un visore ottico, ma, grazie ad una nuova tecnologia chiamata "
room scale", trasforma l'ambiente che circonda l'utente in uno spazio 3D in cui può muoversi quasi liberamente. Questa nuova tecnologia associata ad un tracking della testa preciso e a dei comandi di gioco, che simulano il movimento delle mani, trasforma la realtà virtuale di
HTC Vive in un'esperienza particolarmente itensiva, permettendo all'utente di interagire in maniera quasi completa col mondo di gioco.
Potevo non provarla? L'impressione è stata molto positiva con un realismo davvero incredibile ed un'esperienza videoludica davvero intensa. La mia sessione di gioco si è svolta in un'ambientazione con neve durante una battuta di cinghiali. Inizialmente ho avuto qualche difficoltà con l'ottica. Sulla neve in lontananza non riuscivo a vedere bene il punto rosso ed, infatti, i primi colpi sono andati a vuoto, ma poi mi sono ripreso. Ovvio non sostituisce l'ebrezza e l'imprevidibilità della caccia vera (stiamo ore e ore ad aspettare senza sapere da dove può spuntare il selvatico mentre, nel gioco, appaiono davanti a te mandrie di cinghiali che passano sempre per un punto scoperto ed hai il tempo per seccarli).
Il giro fra gli stand ovviamente è continuato, presenti i maggiori produttori di armi, non solo caccia, ma anche fucili di precisione e tante pistole. Tanti i marchi di munizioni presenti con la Fiocchi e le sue linee di cartucce per anima lisca o rigato per ogni esigenza. Molti espositori di abbigliamento specifico e professionale per le attività all'aperto come scarponcini impermeabili ultra resistenti. Non potevano mancare anche le aziende specializzate per i nostri amati cani con mangimi di primissima qualità e la garmin ed i radiocollari GPS molto precisi.
Ad arricchire la fiera esperti di tassidermia con i loro straordinari lavori, artigiani della pelle e del cuoio (come il nostro amico Fernando Pio Tomba di Incantesimi di Cuoio), coltelleria, riviste specializzate del settore e gli ultimi prodotti in tema di richiami elettronici digitali ad alta fedeltà di riproduzione per gli amanti del birdwatching.
Caccia Village rappresenta una delle maggiori fiere del settore e rappresenta un evento imperdibile per gli amanti del settori.
Mi sa proprio ci rivedremo il prossimo anno...
Leggi tutto...