Si presenta con fusto eretto dalla corteccia verde nerastra, rami sottili che tendono a formare una densa corona piramidale.
Fa parte delle piante dioiche (due case) ovvero che porta fiori maschili e fiori femminili su piante diverse.
I fiori sono di color giallo chiaro sono riuniti a formare un’infiorescenza a ombrella e compaiono a primavera
I frutti sono drupe dal color nero lucido con un solo seme.
Le foglie sono la caratteristica principe della pianta,a forma ovata e di color verde scuro sono molto coriacee e profumate. Sono lucide nalla parte superiore e opache nella parte inferiore.
L'alloro è un'ampia diffusione in tutte le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo dove cresce spontaneamente creando vere e proprie macchie ad alloro. Nel Nord Italia viene coltivato.
L'ampio utilizzo nella cucina siciliana ha portato l'alloro ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali e tipico della Sicilia.
Storia
L'Alloro era già diffuso nell'antica cultura greca in cui si pensava che le foglie potessero trasmettere il dono della divinazione. Gli antichi sacerdoti greci masticavano o bruciavano le foglie per riuscire a stabilire la comunicazione con gli Dei e dormivano su strati di fuscelli di alloro per favorire i sogni premonitori.Nel mito raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi, la ninfa Dafne, il cui nome significa appunto "lauro" (alloro), fu il primo amore del dio Apollo. La giovane per sfuggire al corteggiamento del dio, si fece trasformare dalla madre Gea, in una pianta di alloro. Il dio, ormai impotente, decise di onorare questa pianta rendendola sempreverde e di farla a lui sacra. Da quel momento in poi, gli uomini l’avrebbero adoperata come simbolo di gloria, da porre sul capo dei migliori, eroi, geni e saggi, capaci di imprese esaltanti.
Anche nella cultura romana l'alloro era considerato il segno del trionfo, tanto che i generali vittoriosi ne indossavano una corona fatta con le sue fronde, quando venivano festeggiati sul Campidoglio. Si narra, infatti, che fu Giove stesso a donarla a Cesare per celebrare le vittorie dell'imperatore.
Per molto tempo il Lauro è stato usato come rimedio contro la peste, mentre, nel Medioevo, le foglie d'alloro erano considerate un rimedio naturale adatto a regolarizzare il ciclo mestruale.
Oggi giorno è ancora usanza intrecciare l'alloro nelle classiche coroncine da porre sulla testa dei neolaureati come trionfo del loro lungo cammino di studio.
Usi e proprietà
Le foglie sono usate in vari contesti. Il più famoso è in cucina dove le foglie vengono utilizzate per aromatizzare carni e pesci o per preparare decotti rinfrescanti e dalle proprietà digestive. Trattato con l'alcool diventa un profumato e particolarmente aromatico liquore utilizzato come digestivo dalle proprietà antisettiche utili a contrastare tosse e bronchite.L'alloro viene utilizzato anche nei pediluvi e, assieme all'olio di oliva viene utilizzato nella preparazione del sapone di Aleppo, città della Siria in cui è tipico, particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di intolleranze o allergie a profumi o altri additivi presenti nei detergenti.
Viene utilizzato, assieme al rosmarino, per proteggere libri e pergamene dal pesciolino d’argento (la Lepisma Saccarina) divoratore di cellulosa.
Con le bacche fresche si può preparare l'oleolito di alloro, o olio laurinato, dalle proprietà antinfiammatorie, emostatiche e astringenti, estremamente efficaci per lenire reumatismi, artrite, dolori muscolari o per facilitare la ripresa dell'uso delle articolazioni dopo ingessature o traumi di varia natura.
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