La Regione ha ben lavorato individuando concretamente le vere necessità ed attuando al meglio le norme nazionali. Si è cercato, il più possibile, di regolamentare correttamente la caccia al cinghiale, vero e proprio flagello degli ultimi anni, approvando dei piani annuali di forma selettiva agli ungulati in base al sesso, alla classe di età e ai periodi di prelievo. Il tutto nel pieno rispetto delle norme statali e regionali.
Ampio anche il periodo di caccia tradizionale al cinghiale dal 17 settembre al 17 dicembre o sino al raggiungimento dei numeri emanati dalla Regione.
Nonostante non sia stata concessa alcuna giornata di preapertura si è riuscito ad ottenere la possibilità di prelevare le specie nocive cornacchia nera, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza ed il colombaccio, quest'ultimo solo d'appostamento, sino al 10 febbraio prolungando così il periodo classico periodo di caccia.
Probabilmente gli amanti della Tortora e della Quaglia saranno rimasti scontenti, ma si è riuscito ad anticipare il prelievo del Tordo Bottaccio dalla terza domenica settembre, seppure con limitazioni ferree, che permettono di approfittare di uno svernamento sempre più anticipato di questa specie nel nostro paese.
I turdidi come Cesena e Tordo si potranno cacciare sino al 31 dicembre mentre la Beccaccia sino al 20.
Specie vietate per insufficiente o non dimostrata consistenza faunistica: pernice bianca, lepre bianca, coturnice, cervo, daino e camoscio, ad esclusione per il daino della Città metropolitana di Genova e della provincia di Savona e per il camoscio della provincia di Imperia.
Per maggiori dettaglia consulta il calendario venatorio.
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