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Giovedì, 15 Settembre 2016 22:09

L'agricoltura rurale e la caccia per la ripresa economica e salvaguardia della fauna

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ruralitaLe moderne politiche agricole intensive puntano il loro obiettivo sul raggiungere la maggior quantità di produzione possibile sfruttando il massimo ottenibile dai terreni.

Questo ci consente di avere cibi a basso costo e supermercati riforniti di ogni bene, ma come dice il detto non è tutto oro ciò che luccica.

Disserbanti, concimi chimici, fertilizzanti e il concentrarsi sulle specie vegetali più produttive e resistenti aiuta gli agricoltori ad ottenere ottimi raccolti a discapito, però, della biodiversità.
I primi a farne le spese sono gli uccelli "granivori" e tutti gli animali che basano la loro alimentazione sui semi. Anche i predatori, se non direttamente colpiti, pagano le conseguenze della forte diminuzione delle loro prede.
Abbiamo già discusso della lenta e silenziosa scomparsa dei passeri (La scomparsa dei passeri) e fra qualche anno alcune specie ancora diffuse e prosperose potrebbero svanire del tutto.

Uno studio recente della BASC (British Association for Shooting and Conservation) ha rimarcato il problema della scomparsa della biodiversità in Inghilterra che procede ad una velocità molto maggiore rispetto al resto dell'Europa.

La pubblicazione ha dimostrato come la caccia stia giocando un ruolo importante in Inghilterra per cambiare l'agricoltura ed aiutare la ripresa della fauna selvatica.
terreno non sfruttato
La caccia coi in sui introiti aiuta gli agricoltori a sopravvivere nel mercato competitivo mantenendo le tradizioni rurali ed al tempo stesso non abbandonare le tipiche ed antiche colture.

Per incrementare la caccia e favorire la ripresa della fauna selvatica, in Inghilterra, ben 2/3 delle superfici rurali, circa due milioni di ettari, sono dedicati esclusivamente alla conservazione e prosperità della selvaggina.

Ecco, quindi, che ex campi coltivati intensivamente vengono convertiti con siepi, piante di tutti i tipie stagni dove farfalle ed insetti riescono a sopravvivere grazie al bando delle sostanze chimiche.
La caccia e la ruralità chiave di successo per l'invertire la tendenza e dare supporto alla biodiversità.

Le aree nate elusivamente per dar rifugio agli animali non sono ancora riconosciute in Inghilterra e non ricevono, quindi, alcun finanziamento. A prendersene carico sono i cacciatori inglesi che dedicano 3,9 milioni di giorni di lavoro sul mantenimento e la conservazione delle aree da riservare alla conservazione degli animali. Stiamo parlando di ben 16.000 posti di lavoro a tempo pieno annui non a spese della comunità, ma svolte dai cacciatori.

Il loro lavoro è l'unica speranza per sostenere la biodiversità e le persone che cacciano in Inghilterra amano le campagne e si attuano attivamente a conservare e proteggere il territorio ed il suo patrimonio faunistico.

Lo studio della BASC ha dimostrato che nei terreni non gestiti intensivamente, ma applicando tecniche antiche e lasciando apposite aree dedicate agli animali stia apportando enormi benefici alla biodiversità.

Si sta cercando, pertanto, di riconoscere e supportare la gestione del paesaggio per riprendere ed aumentare gli habitat naturali e fornire riparo agli uccelli granivori minacciati.

Queste aree non rappresentano solamente un serbatoio di selvaggina per la caccia, ma la possibilità per alcune spese di sopravvivere per il bene dell'equilibrio naturale.
Ulteriori dettagli sulla pubblicazione: Economic and environmental benefits of lowland game shooting in the UK

Cosa avviene in Italia?
La mentalità delle persone purtroppo non è come quella inglese e l'abbandono della campagne e l'agricoltura intensiva stanno mettendo a dura prova la ruralità e la biodiversità.
Solo alcuni ATC ed alcune associazioni venatorie si prodigano per il controllo ed il supporto, ma è ancora poco.

Per fortuna sono sempre più le persone che si accorgono dei veri problemi del nostro paese e si sta dedicando alla salvaguardia delle campagne, delle vecchie tradizioni e del buon cibo.

Speriamo solo che il cambio di tendenza sia più radicale e rapido.
Il "ritorno alle origini" potrebbe essere la soluzione per abbandonare le vecchie abitudini e il nostro stile di vita incompatibile con l'ecologia.
demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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