Si va sempre di fretta e soltanto adesso sono riuscito a trovare il tempo per parlare del recente proiettile di casa Winchester presentato in occasione dei 150anni della casa.
Sto parlando dell'
Extreme Point una munizione dall'aspetto semplice e normale ma di alta efficacia in ambito venatorio.
Gli americani hanno sfruttato il loto ingegno per ottenere una cartuccia con un elevatissimo stop power giocando sull'aumentare il più possibile l'aerea d'impatto.
La punta in polimero, infatti, occupa una superficie di ben 48% del diametro del proiettile (i concorrenti occupano al massimo solo il 22%). Questo permette di aumentare l'espansione e la cessione di energia sul bersaglio riuscendo ad arrecare gravi danni anche agli animali più coriacei e dalla pelle spessa.
Nonostante il peso di 150grani riusciamo ad ottenere la stessa energia cinetica di una palla da 165gr plastic point o di una 180gr soft point. Almeno per quanto dichiara la Winchester. Il tutto è ottenuto grazie alla forma dell'ogiva "
piatta" che tuttavia sofre maggiormente nella lunga distanza dove il basso coefficiente balistico influisce sulla precisione.
In effetti dalle mie prove mi sono accorto che l'Extreme Point da 150grani è comparabile, se non maggiore, in termini di potenza alla Power Point.
Ricapitolando questa palla sfrutta la maggior dimensione dell'ogiva per aumentare l'area di espansione causando impatti violentissimi.
In effetti i cinghiali sono come investiti da un treno e si fermano tutti all'istante. Anche
quelli non proprio colpiti bene affannano a ripartire regalando al tiratore una seconda chance.
Dal mio punto di vista, però, non la reputo adatta ad un battitore ad esempio. A distanze troppo breve risulta eccessiva e a testimoniarlo, nel mio caso, è stato un cinghiale di 40/45kg sparato a bruciapelo. La palla ha letteralmente sventrato l'animale colpendo in pieno nelle carni più morbide e trapassando il cinghiale con un enorme foro di fuoriuscita.
Nei svariati test, per fortuna non pochi, mi è anche capitato di colpire in piena pancia un cinghiale di mole media e ritrovare la camicia in rame staccata dal nucleo in piombo che racchiude ed ancora all'interno dell'animale mentre l'anima dell'ogiva proseguire arrecando ingenti danni agli organi interni sino a fuoriuscire dal lato opposto.
In tutti gli altri casi non posso lamentarmi, i cinghiali colpiti sono quasi tutti caduti al primo colpo con ottime lesioni interni create dalla palla e le carni non troppo rovinate.
Essendo una
palla piuttosto "morbida" dall'alta capacità ad espandersi sconsiglio l'uso in zone molto folte e fitte. Anche i rami più piccoli potrebbero far deformare la palla variando troppo e a volte in maniera imprevedibile la traiettoria dell'ogiva stessa.
Ideale, invece, per i tiri di posta, su pedane o in luoghi puliti.
Comunque sia, questa munizione, mi ha davvero affascinato sul cal 300WM sui diri a media distanza e sicuramente continuerò a portarla con me a caccia nei prossimi anni.
N.B. Una piccola postilla, ma molto importante. Rispetto ad altre munizione la punta in plastica di questa pallottola è molto sensibile. Se capita che caschi a terra potrebbe leggermente inclinarsi. Nulla di preoccupante basta usare semplicemente le dita per farla ritornare nella posizione originale.
Per questo motivo, per evitare inconvenienti, ho cominciato ad utilizzare una giberna in resistente cuoio che mi sono fatto realizzare appositamente dall'artigiano
Fernando Toma di Incantesimi di Cuoio.
Dopo una stagione intensa ci tengo a ringraziarlo per l'ottimo lavoro fatto e per l'ottima arte e manifattura utilizzata nelle realizzazione della giberna.
Un ottimo posto dove conservare sia nelle belle giornate sotto il sole caldo che nelle intemperie varie e freddo senza lesioni o strappi o segni di cedimento di alcun tipo.
Sembra tutt'ora nuova come quando mi fu consegnata da lui in persona...
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