Eppure ci sono tradizioni che fanno parte della cultura di un paese, soprattutto in Toscana, Lombardia e Veneto, e a regolamentarle vi è già la legge 175 del '92 che limita il diritto della caccia in maniera più vigorosa rispetto agli altri paesi dell'Europa.
La modifica apportata però impone il consenso dell'ISPRA per l'autorizzazione da parte delle province di catturare le specie destinate ai cacciatori come richiami vivi rendendo l'iter burocratico ancora più rigido per il prelievo in deroga.
Di seguito il testo approvato dalla Camera nella Legge Comunitaria 2013:
"Art. 15.
(Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Caso EU Pilot 1611/10/ENVI Procedura di infrazione n. 2014/2006).
1. All'articolo 4, comma 3, secondo periodo, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, dopo le parole: «dalle regioni» sono inserite le seguenti: «, nel rispetto delle condizioni e delle modalità previste all'articolo 19-bis,»."
La questione dell'emendamento sui richiami vivi e l'esito positivo non ci deve far sorridere, ma riflettere sul fatto che ogni volta stiamo a guardare, magari tremando un po', davanti alle tante iniziative anti caccia portate avanti dalle varie associazioni ambientaliste.
Ottimisti nel futuro speriamo, invece, di assistere in inasprimenti nei confronti di coloro che svolgono azioni di bracconaggio o deturpazione del nostro caro ambiente a vantaggio della collettiva e dei cacciatori onesti che svolgono le loro attività sotto le rigide leggi.
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.