©Di JJ HarrisonUno studio pubblicato sulla rivista "Marine Ecology Progress Series" riporta le cause dell'incredibile fenomeno che abbiamo assistito nel 2013 sulle coste dell'Oceania dove milioni di uccelli marini, per lo più Berte codacorta, siano incredibilmente morti senza apparente motivo.
Il Parco nazionale dell'Aspromonte è fra i territori più ricchi di avifauna del paese con numerose specie di uccelli fra cui lo Sparviero, l'Astore, l'Allocco, il Barbaggiani, il Falco Pecchiaiolo, il Falco Pellegrino, la Poiana, il Biancone, l'Aquila del Bonelli (quasi estinta nel resto d'Italia e presente nel parco con due coppie) e molti altri uccelli.
Recentemente l'ente parco ha presentato, presso l'aula seminari del Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, i primi risultati sullo studio e monitoraggio dei super predatori presenti sul territorio. Lo studio è frutto di anni di iniziative atte a tutelare e conservare l'enorme patrimonio di biodiversità presenti nell'Aspromonte.
Fra i risultati si sono segnalati la presenza del Gufo Reale, il più grande rapace notturno europeo, ed il recentissimo ritorno dell'Aquila Reale. L'Aquila reale è un uccello straordinario e difficilmente avvistabile nonostante sia fra gli uccelli più grandi presenti in Europa con un'apertura alare che può arrivare ai due metri e mezzo.
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