Negli annunci dell'associazione "Niente cani ai Cacciatori"...
Purtroppo non è il primo caso e probabilmente non sarà l'ultimo...
L'ex presidente della
Lega Nazione per la Difesa del Cane, sezione di Reggio Calabria, ed i suoi familiari, sono finiti sotto inchiesta per aver ripetutamente
sottratto finanziamenti pubblici destinati alla cura e gestione del canile di Campo Calabro e degli animali ospitati per rimpinguare i propri conti correnti e quelli dei familiari.
Difficile quantificare precisamente la cifra sottratta perché oltre alle sovvenzioni statali all'associazione pervenivano anche tante donazioni dai cittadini di buon cuore speranzosi di aiutare i tanti cani e gatti che finivano sulla pagina facebook.
Gli uomini dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Reggio Calabria hanno provveduto al sequestro preventivo di beni riconducibili all'ex presidente per
un valore non inferiore a 104mila euro.
I soldi venivano "
dirottati" sui conti privati giustificando apparenti acquisti di beni e servizi, spesso dai nomi immaginari, per il mantenimento del canile in gestione senza provvedere a presentare la dovuta documentazione fiscale.
Soldi che non venivano sicuramente utilizzati al trattamento degli animali dato che circa 2 anni fa gli inquirenti avevano sequestrato il rifugio, situato in zona Campo Calabro (RC), per le gravi carenze strutturali, le precarie condizioni igieniche sanitarie e per i maltrattamenti subiti da alcuni animali.
I gestori del "
fatiscente canile" devono rispondere anche di reati di oltraggio a pubblico ufficiale, diffamazione e minacce e di aver, più volte, violato i sigilli di un'area sequestrata. Uno smacco che comporta un danno irreparabile ai tanti cani che hanno la sfortuna di transitare nel canile, tanta rabbia per i tanti volontari attivi ed un danno d'immagine notevole per l'Associazione Lega del Cane.
Lega del Cane, assieme ai suoi volontari, ha già provveduto a spostare i cani più bisognosi in altre strutture.
C'è da ribadire che gli stessi gestori, ad oggi denunciati, tramite i social cercavano di conquistare i cuori delle persone mostrando cani e gatti bisognosi di affetto e di una casa, ma, al tempo stesso,
non permettevano l'affidamento ad eventuali cacciatori. Precludevano, pertanto, le porte alla possibilità di adottare un animale bisogno da parte di una persona discriminando le sue passioni. Le motivazioni, secondo i rappresentanti della LNDC di Reggio Calabria risiedevano in una politica dell'Associazione, a livello nazionale. Gli ex rappresentanti dell'associazione sostenevano che i cacciatori maltrattano i loro amati compagni a quattro zampe. Un radicato e falso pensiero che, dato il triste epilogo, lasciamo agli altri giudicare....
Ora come non mai serve dare una mano ed una casa ai poveri cani abbandonati della zona di Reggio Calabria. Probabilmente contattando l'associazione, tramite il portale
legadelcane.org o pagina facebook sarà possibile adottare un animale bisognoso di affetto...
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