I primi veri incontri...
Siamo giunti ad avere un ausiliario bravissimo ormai in sintonia con l'ambiente ed i nostri comandi.
Ma riuscirà a caccia?...
Alle lezioni sui surrogati devono inevitabilmente seguire quelle sui selvatici veri.
La stagione di caccia era finita e la cagnetta ormai aveva superato i sei mesi ed eravamo arrivati a primavera quando arrivavano anche le quaglie, quelle vere, le selvatiche.
Bisognava in qualche modo fargliele incontrare, ma è facile, ci voleva un buon posto dove portarla con buona presenza del selvatico.
Inoltre uscire il cane in periodo primaverile, è rischioso sia perché si contravviene alla legge sull'addestramento, sia perché in quel periodo le campagne sono piene di fora sacchi ed erbe appuntite che possono entrare nelle orecchie, e nel naso dei cani causando disturbi anche gravi.
Decisi, quindi, di aspettare la mietitura, uscendo saltuariamente la cagnetta nei quagliodromo, giusto per non farle dimenticare ciò che aveva imparato.
Al momento della mietitura, in pieno rispetto alle date stabilite dal calendario venatorio siciliano, finalmente mi recai sulle stoppie in cerca di qualche selvatico vero pieno di speranze.
Inizialmente fu dura, feci
più di un'uscita senza fare un solo incontro, ma non bisogna demordere. Dopo svariati tentativi ecco che finalmente la cagnetta frullo la prima quaglia... il selvatico non ha lo stesso odore del "
gabbiarolo" e, così, inizialmente la cagnetta ebbe qualche difficoltà.
Dopo un paio di sfrullate però finalmente andò in ferma decisa... al quel primo successo ne seguirono altri, e nel giro di qualche uscita la cagnetta era diventata una brava e appassionata quagliarola.
Grazie all'incontro col selvatico le ferme erano diventate decisamente più solide e durature... i tempi erano ormai maturi, non restava che aspettare l'apertura!
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