In controtendenza alle campagne di d Non c'è nulla da festeggiare ovviamente. Un solo incidente basta per segnare una sconfitta pesante per tutta la categoria.
I dati però ci portano a pensare che possiamo far di meglio.
Le associazioni venatorie unite ricordano come, nonostante le campagne informative ideologicamente avverse abbiano generato una distorta percezione del tema, le attività capillari di attività di sensibilizzazione alla sicurezza stanno portando i loro frutti facendo diminuire, anno in anno, il numero degli incidenti. Prudenza e precauzione stanno diventando un must per ogni cacciatore e bisogna far sì di essere sempre consapevoli dei possibili rischi a cui si va incontro imbracciando un'arma all'aperto.
Nella nota rilasciata dalle associazioni venatorie si legge anche:
“consapevoli della gravità del problema relativo alla sicurezza, ritengono che il miglior modo per affrontarlo, anche per evitare strumentalizzazioni ideologiche, sia agire nella totale trasparenza comunicando per primi i numeri sulle vittime dell’ultima stagione venatoria”.
"si fa presente che i cacciatori italiani sono impegnati quotidianamente a tutela della biodiversità, gestendo territorio, ambiente e fauna, vigilando contro il bracconaggio, operando al servizio delle pubbliche amministrazioni a titolo gratuito in operazioni di controllo e ripristino ambientale."
Adesso non bisogna sedersi sugli allori, ma continuare a sensibilizzare ed a educare alla sicurezza venatoria soprattutto le nuove leve.
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