Le motivazioni che hanno portato all'emanazione del decreto tiene conto delle considerazioni prese dalla prefettura autonoma di Bolzano che, già diverse settimane fa, aveva concesso la ripresa della caccia.
La caccia è considerata un'attività utile atta a limitare i danni alle colture e conseguire il mantenimento dell’equilibrio faunistico venatorio.
Una scelta oculata che tiene conto che le attività venatorie si svolgono all'aria aperta ed in forma individuale senza alcuna difficoltà a mantenere le distanze interpersonali, anzi di per sé la caccia porta a stare isolati dagli altri.
Cosa prevede l'ordinanza?
L'ordinanza n° 117 del 5 dicembre 2020, qui consultabile, consente le attività venatorie ai soli residenti anagraficamente nella regione e seguendo le seguenti modalità:- nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione;
- nel proprio ATC di residenza venatoria;
- nelle aziende faunistiche venatorie, agrituristico venatorio e nelle aree per l'addestramento e l'allenamento dei cani anche se al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione;
- negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione, ai soli titolari e un solo frequentatore alla volta, anche se posizionati in comuni diverso dalla residenza, domicilio o abitazione;
- nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche se in comuni diversi dalla propria residenza, domicilio o abitazione.
Una presa di posizione, quella della Toscana, che compensa le enormi lacune e l'indifferenza mostrata dal Governo, per i cacciatori.
Bisogna vedere se il Governo sfiderà l'ordinanza di Giani o se le varie associazioni animaliste non impugneranno l'ordinanza. Si spera, nel mentre, che la regione riesca a passare gialla.
Cosa accadrà nelle altre regioni?
Bisogna vedere come si comporteranno, adesso, i vari governatori regionali, in particolare di Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia e Valle d'Aosta.Risponderanno celermente o nascondendosi dietro ai tempi burocratici e delle lentezza amministrativa lasceranno tutto inalterato?
Le priorità sono nettamente altre in questo periodo, ma la stagione di caccia 2020 è stata compromessa quasi del tutto.
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