1. Le regioni esercitano le funzioni amminist
rative di programmazione
e di coordinamento ai
fini della pianificazione faunistico-venatoria di cui all'articolo 10 e svolgono i compiti di
orientamento, di controllo e sostitutivi previsti dalla presente legge e dagli statuti regionali.
Alle province spettano le funzioni amminist
rative in materia di caccia e di protezione
della fauna secondo quanto previsto dalla
legge 8 giugno 1990, n. 142, che
esercitano nel rispetto della presente legge.
2. Le regioni a statuto speciale e le province au
tonome esercitano le funzioni amministrative in
materia di caccia in base
alle competenze esclusive nei limiti stabiliti dai rispettivi statuti.
Si avvicina pian piano la data di scadenza della licenza, per i novizi è una piccola soddisfazione, mentre per i più veterani una prassi con bei ricordi delle stagioni che furono quando magari ancora le soddisfazioni erano tante.
Innanzi tutto ricorda che la licenza scade al termine del 6° anno dopo il rilascio (*col decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 104 la durata della licenza scende a 5 anni.) e la richiesta di rinnovo va presentata prima della scadenza.
La procedura di rinnovo è simile a quella del primo rilascio ovvero bisogna recarsi presso l'ufficio armi della propria questura. La documentazione prevista è la medesima utilizzata per il rilascio (porto d'armi primo rilascio), ad eccezione della certificazione relativa all'idoneità al maneggio delle armi e la dichiarazione di non essere stato riconosciuto "obiettore di coscienza" oppure l'istanza di revoca dello status di obiettore, trasmessa all'Ufficio Nazionale per il servizio civile.
Bisogna tenere a mente che però il rinnovo della licenza può aver tempi diversi anche se per fortuna il Questore ha un tempo massimo di 120 giorni entro cui rilasciare il nuovo documento. Attiviamoci magari per tempo e prima della scadenza della licenza per evitare di rimanere sprovvisti nel periodo della stagione venatoria.
Per maggiori informazioni e conferme su quanto qui appena letto conviene sempre recarsi presso la Questura o consultare il sito della polizia di stato.
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